Storia

Salvatore Castrignano e la pianificazione a partire dal territorio – Seconda parte

SALVATORE CASTRIGNANO E LA PIANIFICAZIONE A PARTIRE DAL TERRITORIO

La Capitanata ha risorse naturali, infrastrutture e potenzialità che già oggi le permettono di superare il PIL di regioni come Molise e Valle d’Aosta e che rappresentano un patrimonio forse unico nel panorama pugliese, e Manfredonia, il porto della Capitanata, può esserne il volano. Questo patrimonio non va sprecato o lasciato inutilizzato, ma utilizzarlo male o concederlo ad iniziative economiche estranee al contesto e che già di per sé hanno un impatto negativo sull’ambiente è il maggior spreco possibile e il peggior danno che si possa fare.

In considerazione dell’istituzione e dell’avviamento della ZES Adriatica, che coinvolge anche il retroporto di Manfredonia, è fondamentale che gli interventi autorizzati in questo ambito, potenzialmente portatori di sviluppo sul territorio, siano compatibili con lo stesso e conformi alle esigenze di tutela dell’ambiente e della salute, invece stiamo assistendo a decisioni prese da Enti non rappresentativi delle istanze delle popolazioni interessate e sostanzialmente estranee rispetto alle caratteristiche ambientali e produttive della zona, oltre che contrarie agli indirizzi dello stesso piano regionale sulla ZES Adriatica.

Poiché si tratta di scelte così importanti per il nostro futuro, soprattutto in una terra con un passato come il nostro, si avverte l’esigenza di discuterle e condividerle, non di relegarle a vertici di Enti o ad imprenditori alla ricerca di risorse sfruttabili come se fossero questioni private; c’è, insomma, la necessità di un luogo fisico-istituzionale dove gli interessi diffusi della popolazione possano essere il punto di partenza per pianificare le politiche di sviluppo, che estenda dunque il processo decisionale su questi temi; uno spunto positivo al riguardo è stato fornito anche da Andrea Prencipe, Rettore della LUISS e manfredoniano di origine, che aveva proposto “un bando di idee per Manfredonia”.

È in questa ottica che oggi, a cinque anni dalla morte, ci tengo a ricordare mio padre, Salvatore Castrignano, e il suo impegno per Manfredonia e la Capitanata, che a partire da una dimensione etica e sociale ha avuto tante forme e direzioni: l’attuazione di migliori condizioni di lavoro e allo stesso tempo l’analisi su come creare i presupposti che portano allo sviluppo e al lavoro, l’attenzione in ambito ambientale e della salute pionieristicamente contemperata con la tutela dei lavoratori, la capacità di individuare potenzialità, di progettare e di guardare al futuro.

La sua attività ha lasciato una traccia da ricordare, e ha testimoniato che volere per il proprio territorio un nuovo corso, opponendosi a iniziative non consone calate dall’alto con proposte e azioni emerse dalle potenzialità di un luogo e dalle esigenze di una comunità, non equivale ad essere “descrescisti” o sempre contro qualcosa, ma vuol dire andare nella direzione delle risorse e delle vocazioni del territorio, dunque di uno sviluppo sostenibile, autopropulsivo e soprattutto fattibile.

Fabio Castrignano

Gelsomino Ceramiche
Centro Commerciale Gargano
Promo UnipolSai ilSipontino.net
Promo Manfredi Ricevimenti

Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

Articoli correlati