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“Riccardi e la mistificazione della realtà”

Come al solito il sindaco Riccardi e la sua corte mistificano la realtà, cercando di far passare
qualunque “risposta ad un esposto”, che riguardi lui o il suo operato, per una attestazione
della bontà della sua azione di governo cittadino.

Nel suo ultimo comunicato, riferito alla nostra denuncia al Garante dei Contribuenti relativa
alla “Errata applicazione delle quote variabili TARI sulle seconde case non locate e nello
stesso comune dell’abitazione principale”, il primo cittadino sipontino cerca di trasformare
una “archiviazione per dichiarata incompetenza”, da parte del su menzionato Garante, per
una sorta di “vittoria di Poitiers”.

Mettiamo ordine agli eventi ed alle azioni.
I – In data 28 novembre 2017, noi del Movimento 5 Stelle di Manfredonia abbiamo presentato
un esposto al Garante del Contribuente, denunciando che il Comune di Manfredonia, a
nostro avviso, aveva applicato “scorrettamente” la quota variabile TARI sulle “seconde case
non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”.
E’ utile ricordare che la “parte variabile” è calcolata in base al numero degli occupanti
(corrispondente ad un quantitativo di rifiuti calcolato in base alla procedura contenuta nel
punto 4.2, all.1, del D.P.R.158/1999).
Pertanto, essendo la parte variabile riferita al quantitativo di rifiuti prodotto dal numero degli
occupanti di un’utenza domestica, lo ribadiamo convintamente, DEVE ESSERE
APPLICATA UNA SOLA VOLTA e solamente all’abitazione principale, e non anche alle
“seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”, nella cui
bolletta, alla voce “numero occupanti”, dovrà essere riportato “zero”.
Il ragionamento è elementare, sindaco Riccardi, se un contribuente produce rifiuti nella sua
abitazione A, come potrebbe nello stesso momento, poiché l’ubiquità non è di questa terra
– ma forse solo dell’empireo di Riccardi & Co. – produrne nell’abitazione B (avente le
caratteristiche poc’anzi indicate)?
II – In data 29 marzo 2018, invitato dal Garante a controdedurre, il Comune di Manfredonia
risponde “fischi per fiaschi”, comunicando che per box, cantine, depositi e tettoie era stata
calcolata solo la quota fissa (in base ai metri quadrati).
Cosa non è chiaro al sindaco ed ai suoi collaboratori nella indicazione “seconde case non
locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”? Per lui, queste ultime, sono
assimilabili a box, cantine, depositi e tettoie?
Per il Garante del Contribuente tanto basta per archiviare il nostro esposto – come se
avesse chiesto “all’acquaiolo se l’acqua è fresca”.
Questi, però, aggiunge qualcosa che dovrebbe farci riflettere sull’utilità di tale Organo di
Garanzia. Dopo aver chiesto le controdeduzioni al Comune di Manfredonia, e ricevuta
l’ovvia risposta, dichiara di “non avere alcun potere ordinatorio e/o sanzionatorio per
contrastare tale decisione”. Ne prendiamo atto, cominciando a chiederci a cosa serva,
allora, il Garante del Contribuente?
Ancora, riteniamo errate e mistificatorie le conclusioni a cui giunge l’Ufficio Stampa del
sindaco, quando si afferma che abbiamo sbagliato destinatario. E la risposta, semmai ne
meriti una, sta nella famosa “Proprietà Transitiva”: Se il Garante interpellato lo è dei
contribuenti e l’oggetto del nostro esposto riguarda i contribuenti, il Garante è il destinatario
naturale del nostro esposto.
Difficile da comprendere?
Inoltre, quando il Garante indica il Giudice Tributario come competente per denunce e/o
esposti dei cittadini, dice una cosa vera, ma non precisa che quel tipo di azione ha un costo
per il cittadino ricorrente. Per non parlare della impugnazione della “Delibera di
approvazione dell’imposta” davanti al TAR, che ne avrebbe uno ancor maggiore.
Perciò, quasi sempre, il cittadino preferisce pagare, pur ritenendo ingiusta l’imposizione.
Appare evidente che gli Enti, come la nostra Amministrazione, giocano sul fatto che i costi
dei ricorsi supererebbero i benefici eventualmente ottenuti e ne approfittano.
I Comuni con tutte queste piccole somme incassate, seppur con un provvedimento
scorretto, incamerano cifre importanti, che non spettano loro. E, voilà, il gioco è fatto.
Per concludere – premesso che, a nostro avviso, il Garante dei Contribuenti, per dare un
senso al suo ruolo, dovrebbe avviare un’unica azione legale nell’interesse della collettività –
sia chiaro a tutti, soprattutto ai “distortori di verità”, che il Garante del Contribuente, nel suo
dispositivo di archiviazione NON E’ AFFATTO ENTRATO NEL MERITO DEL NOSTRO
ESPOSTO, limitandosi ad emettere un provvedimento solo in maniera formale.
Noi del M5S di Manfredonia, a tutela dei cittadini, riteniamo il caso ancora aperto e
chiederemo un “pronunciamento ufficiale” al Ministero competente.

MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA

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Redazione

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