Report Mare Monstrum, Puglia terza per reati ambientali
Report Mare Monstrum, Puglia terza per reati ambientali
Impennata di reati ai danni delle coste e del mare italiano: nel 2023 crescono circa del 30% gli illeciti accertati. A dominare l’assalto del cemento illegale.
La Puglia è terza.
Questo è quanto emerge da Mare monstrum, il report di Legambiente riferito al 2023 che descrive tutti i reati che penalizzano mare e coste ma che hanno conseguenze sulle vite dei cittadini. Perché l’abusivismo edilizio, per esempio, “aggrava il dissesto idrogeologico e trasforma i temporali estivi in inondazioni”, sostiene Daniela Salzedo, presidente di Legambiente Puglia.
Le violazioni, secondo i dati contenuti nel report degli ambientalisti, sono in crescita in Italia rispetto a due anni fa ma sono state compiute per lo più in regioni meridionali: in testa c’è la Campania, seguita da Sicilia, Puglia e Calabria. In Puglia sono stati accertati più di tremila reati, più di 3.200 sono state le persone denunciate, 17 quelle finite in manette mentre sono stati 711 i sequestri eseguiti. In quasi tutte le province pugliesi sono state compiute azioni di contrasto relative a immobili realizzati senza alcuna autorizzazione.
Come accaduto in Salento dove a Marina Serra, nel comune di Tricase, i carabinieri hanno scoperto i lavori abusivi di sbancamento, spietramento e livellamento di un terreno all’interno del parco naturale regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
Alle costruzioni abusive si associa anche lo sversamento illecito di rifiuti con la Puglia che si conferma seconda tra le regioni italiane con 881 reati verificati e aumentati di oltre il 57% rispetto a due anni fa. E la Puglia conquista il secondo gradino del podio anche per la pesca illegale: sono state 1.264 le infrazioni accertate.
“È indispensabile che nella lotta all’abusivismo edilizio ci sia un supporto finanziario ai Comuni, alle procure e alle prefetture che eseguono le sentenze”, conclude Salzedo.
IL REPORT MARE MONSTRUM
L’impatto dell’illegalità sulle regioni costiere del nostro Paese, sul mare e sulle sue risorse – un patrimonio dal valore inestimabile di storia, bellezza e biodiversità – ha subito un’impennata nel 2023, con una crescita generalizzata in termini di reati, persone denunciate e sequestri.
Gli illeciti penali accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto sono stati 22.956, con una crescita del +29,7% rispetto al 2022, a una media di 8,4 reati per km di costa, uno ogni 119 metri.
Ciclo illegale del cemento (10.257 reati, +11,2% rispetto al 2022), ciclo illegale dei rifiuti e mare inquinato (6.372, +59,3%), pesca illegale (4.268 illeciti penali, +11,3%) si confermano i reati più diffusi. Preoccupante anche la violazione delle normative che regolano la nautica da diporto: 2.059 illeciti penali accertati nel 2023, + 230% rispetto al 2022.
Questi, in estrema sintesi, i numeri raccolti nel nostro dossier Mare Monstrum 2024 che ogni anno restituiscono una fotografia puntuale dei principali fenomeni di aggressione al patrimonio naturale delle regioni costiere che purtroppo aumentano a un ritmo sempre più intenso.
Il ciclo illegale del cemento, come evidenziano i dati, rappresenta la quota più significativa dei reati ambientali analizzati anche in questa edizione di Mare Monstrum a causa, principalmente, della miriade di abusi edilizi che continuano a sfregiare l’Italia. Un assalto senza fine, un fenomeno devastante per lo sviluppo sociale, ambientale ed economico dell’intero paese che colpisce principalmente il Sud, in particolare le regioni a tradizionale insediamento mafioso, e le aree costiere, le perle estive del Belpaese. L’abusivismo edilizio lungo le coste, inoltre, fa da moltiplicatore dei fenomeni d’inquinamento, a causa degli scarichi diretti in mare degli immobili costruiti illegalmente.
Nel rapporto, oltre ai focus sulle aggressioni criminali alle coste, troverete anche le 10 proposte che abbiamo avanzato al Parlamento e al Governo per tutelare in maniera più efficace lo straordinario patrimonio ambientale marino del Belpaese.
In memoria di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica che ha dedicato la sua vita alla tutela del mare e delle coste del Cilento.