Politica Italia

Piano riordino: “Continua la campagna promozionale di Emiliano. Come Vanna Marchi”

“Continua la campagna promozionale di Emiliano sulla sanità pugliese, il che ci fa pensare che il governatore sia così distante dalla sanità da non conoscere effettivamente i problemi da cui è afflitta da anni. Ci sono liste d’attesa infinite, ci sono servizi spacciati per tali quando invece sono vergognosamente inattivi, ci sono ospedali con gravissime carenze di personale e mezzi e ci sono altri che, come quello di Manfredonia, meriterebbero maggiore attenzione, ma non sono minimamente citati e considerati da Emiliano, intento a vendere il suo “prodotto” come una notissima esperta di televendite poi riconosciuta colpevole di avere truffato tanti cittadini, abusando della loro credulità. Della sanità pugliese, ormai, quella targata Emiliano, si possono vedere solo le rovine e quel che resta è solo il frutto dell’impegno, della competenza e della professionalità dei nostri operatori sanitari. Emiliano non solo ha distrutto il servizio, ma si appunta medaglie che non gli appartengono! Se non siamo stati travolti dal Coronavirus è solo per un caso fortunato ancora ignoto al mondo scientifico, quello per cui il virus ha violentemente colpito prima le Regioni settentrionali. Eppure, la Puglia resta la Regione del Sud con il più alto tasso di mortalità specifica. Se il virus avesse colpito e investito da subito la Puglia, una Puglia così impreparata e reduce da un progressivo taglio al servizio sanitario, noi saremmo stati spazzati via come canne al vento. Emiliano la smetta di fare mera propaganda perché qui si tratta di garantire la salute ai cittadini… e non di vendere un set di pentole in televisione! Inizi a riconoscere dignità all’ospedale di Manfredonia, ad elevarlo ad ospedale di primo livello, ad istituire di nuovo un punto nascite, a dotarlo della terapia intensiva coronarica, a rendere davvero funzionante il reparto di ortopedia, ad attivare la semintensiva, a dare un senso alle postazioni operatorie del reparto di ginecologia, inaugurate e mai attivate, a dotarlo di una guardia attiva notturna rianimatoria che non sia garantita solo in reperibilità, perché tali prestazioni vadano erogate in tempo reale e non di chiamata notturna a domicilio. L’arresto cardiorespiratorio non dà preavviso e non si interroga sulla reperibilità. Che Emiliano faccia almeno questo! Perché il diavolo fa le pentole, ma gli elettori decidono dove mettere i coperchi!”

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Redazione

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