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Perché sono usciti gli audio di Berlusconi? La ripicca di due non eletti? Tajani ora rischia agli Esteri

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La domanda, da due giorni, è la stessa: chi ha tradito Silvio Berlusconi? Chi è stato a far uscire i tanti audio di quell’incontro privato con i parlamentari di Forza Italia? Ad oggi, nessuna risposta. Licia Ronzulli, fedelissima di Berlusconi, ha dichiarato che il colpevole è stato un criminale. Alessandro Cattaneo è andato giù più pesante: “Chi si è macchiato della responsabilità di mandare fuori audio decontestualizzati del presidente, per fini indistinti, ha superato il limite della decenza. Non rende onore a un partito come Forza Italia. Prenderemo le misure necessarie perché un episodio del genere non si verifichi mai più”. 

Le parole di Berlusconi, ieri e oggi su tutti i grandi giornali internazionali, sono un vero problema in queste ore di consultazioni e composizione del nuovo governo. Un problema per il Paese, innanzitutto, ma anche per Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia che da una settimana – prima con l’elezione dei presidenti di Camera e Senato e poi con queste dichiarazioni – deve gestire anche l’esuberanza berlusconiana. 

Le sue parole sulla guerra in Ucraina e su Putin hanno creato molti incidenti diplomatici sia a livello nazionale che internazionale. Meloni, infatti, si sarebbe protetta chiamando direttamente il presidente Mattarella. Ma questo non basta. 

Cosa c’è sotto la scelta di diffondere quelle parole di Berlusconi? Secondo i più attenti osservatori si tratta di un tradimento, di una resa dei conti tutta interna a Forza Italia. O un tentativo di boicottare la maggioranza e la nascita del nuovo governo.

In queste ore si vocifera che la fuoriuscita di quel materiale sia da imputare a due ex parlamentari forzisti non rieletti. I due erano presenti alla Camera e avrebbero potuto passare alla stampa i file audio di Berlusconi per ripicca. Una cosa, ad oggi, è certa: chi ha diffuso quei materiali non ha danneggiato solamente Berlusconi, ma l’intero partito e alcuni candidati ministri come Antonio Tajani, candidato alla guida della Farnesina. Le opposizioni hanno detto che sarebbe inadeguato confermare Tajani dopo le parole del suo leader, ma è ancora tutto possibile. Gli audio di Berlusconi bruceranno la candidatura di Tajani? Mistero. 

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