Cronaca Capitanata

Parla il sindaco di Monte Sant’Angelo dopo l’incendio di ieri: “Più volte il sottoscritto ha segnalato le situazioni di pericolo derivanti dall’abbandono dei rifiuti. Tutelare salute cittadini”

(Esclusiva ilsipontino.net)

“Chiedo alle Istituzioni preposte di attivare ogni possibile azione per garantire la sicurezza dell’area industriale, sotto il profilo ambientale e quello della vigilanza, atteso che gli ultimi avvenimenti potrebbero rappresentare anche un chiaro segnale di interessamento alla zona industriale da parte della criminalità locale e non. La salute e la sicurezza dei cittadini e di chi lavora in quell’area devono rappresentare il bene primario da tutelare”.


Lo scrive allarmato Pierpaolo d’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo, in una missiva indirizzata alla Prefettura di Foggia, alla Procura di Foggia, al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Puglia, al Consorzio Asi, alla Provincia di Foggia, a Eni Rewind Spa, al Comando Provinciale dei Carabienieri, al Comune di Manfreodonia, all’Ispra, alla Questura di Foggia, al Noe, all’Arpa Puglia,  ai Vigili del Fuoco e Guradia di Finanza. I fatti sono quelli dell’incendio doloso di rifiuti pericolosi che nella giornata di ieri ha interessato la zona Ex Enichem, causando fumo denso e odore acre che si sono riversati sull’abitato di Manfredonia e della Frazione di Macchia. 


“Il materiale andato a fuoco veniva depositato in loco in maniera illegale da parte di ignoti. Tuttavia i quantitativi scaricati hanno presupposto più viaggi da effettuare con mezzi pesanti, mai notati da alcuno – scrive nella missiva il sindaco di Monte Sant’Angelo –  il sottoscritto intende segnalare lo stato di abbandono e di incuria in cui versano alcune zone dell’area industriale di Monte Sant’Angelo. A detta area si accede in modo indiscriminato senza che ci sia un qualsivoglia presidio o vigilanza che consenta di monitorare gli ingressi e le uscite. Altra situazione incresciosa che si intende segnalare è la presenza di numerosi capannoni dismessi risalenti a società ormai in liquidazione, fallimento, ecc., su cui pendono le relative procedure”.


Il sindaco, che ha seguito in loco sino alla fine assieme alle forze dell’ordine le operazioni di spegnimento delle fiamme, denuncia altre situazioni che potenzialmente potrebbero diventare  vere e proprie“bombe ecologiche”.
“Più volte il sottoscritto ha segnalato le situazioni di pericolo derivanti dall’abbandono dei rifiuti, nonché il verificarsi di fenomeni di sciacallaggio delle aziende fallite.Esempi tutt’ora presenti e verificabili sono le aree e il capannone della Sif Trade s.r.l. (da dove è partita la situazione emergenziale del giorno 22/06), l’INSIDE del tutto vandalizzata e venduta a pezzi, il capannone della fallita ditta TEC.IN s.r.l., una vera e propria “bomba ecologica” stracolma di pneumatici e guaine bituminose e altro materiale altamente infiammabile, l’ex BMP del cui stabilimento non resta altro che lo scheletro esterno dei capannoni”.


In conclusione d’Arienzo specifica che “In qualità di Sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo nel cui territorio insiste detta area industriale ma anche di Autorità Sanitaria Locale e Autorità di Protezione Civile, chiedo che venga attivata subito una task force con la partecipazione di tutti gli attori coinvolti, istituzionali e non. Resto altresì a disposizione per qualsiasi azione che gli organi interpellati intendano attivare, nell’ambito delle competenze ascritte alla propria funzione”.

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