Natura

Manfredonia, l’aviaria ora fa paura: il caso dell’airone cenerino deceduto in riva al golfo. “Scongiurare che il virus arriva in ambienti domestici”

La morte insolita di un airone cenerino ha fatto scattare in provincia di Foggia il pericolo per sospetta infezione aviaria. Qualora confermato, l’allarme  interesserebbe un raggio che si estende per circa dieci chilometri dal comune di Manfredonia comprendendo anche le vicine città di Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo.

Stando a quanto ricostruito dall’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata (Izs), che ha sede a Foggia, a fine novembre l’airone selvatico è stato rinvenuto moribondo in via delle Viole proprio nella città del Golfo. A prendersene cura sono stati i veterinari dell’Asl di Foggia che, purtroppo, però  dopo due giorni ne hanno constatato il decesso.

“A quel punto la carcassa – ricostruisce Nicola Cavaliere, responsabile di virologia dell’Istituto – è stata portata qui da noi a Foggia. Abbiamo effettuato un’autopsia che ha evidenziato delle lesioni compatibili con il virus H5N1 – HPAI – ovvero influenza aviaria ad alta patogenicità”.

Come da protocollo i resti dell’animale sono stati trasferiti immediatamente all’Istututo zooprofilattico sperimentale delle Venezie di Padova, già centro di referenza  nazionale dell’influenza aviaria. “Lì i tecnici – precisa Cavaliere – dovranno confermare o meno la nostra diagnosi, ovvero che ci troviamo di fronte a un caso si virus dell’aviaria”.

Intanto l’Istituto zooprofilattico di Foggia ha già adottato le misure necessarie per scongiurare il diffondersi del contagio non solo negli animali, pollame e volatili in particolare, ma anche tra le persone.

Da qualche giorno in tutta l’area di Manfredonia è scattata la quarantena per gran parte degli animali da fattoria ed è stata anche chiusa la caccia. “Stiamo effettuando ulteriori controlli sugli allevamenti della zona di Manfredonia. Stamattina – racconta Cavaliere – abbiamo effettuato un’ottantina di tamponi tracheali sugli animali, come il pollame, i cui risultati si conosceranno solo nelle prossime 48 ore. Il nostro obiettivo – aggiunge il responsabile di  virologia dell’Istituto – è quello di scongiurare che questo virus possa essere trasmesso da animali selvatici a un ambiente domestico”, conclude.

fonte: https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/12/21/news/allarme_aviaria_a_foggia-331094958/

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Redazione

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