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Manfredonia a fine ‘400, in un affresco riscoperto alle porte di Roma

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Manfredonia a fine ‘400, in un affresco riscoperto alle porte di Roma

A volte la storia torna a parlarci nei modi più inaspettati. Durante i restauri nella chiesa di San Michele Arcangelo a Formello, un paese di origine etrusca alle porte di Roma, è riemersa un’immagine antica e potente: un affresco del tardo Quattrocento che racconta l’apparizione di San Michele sul Gargano al vescovo Lorenzo Maiorano.

Ma ciò che colpisce, tra rocce, processioni e figure devote, è lo sfondo: una città cinta da mura, con torri, porte e un profilo che non lascia dubbi. È Manfredonia-Siponto, così come doveva apparire alla fine del Quattrocento, idealizzata, familiare, piena di luce.

Un arciere tende la balestra verso la grotta miracolosa. Un vescovo guida i fedeli. E sullo sfondo, la nostra città: amata, riconoscibile, testimone silenziosa di fede e bellezza.

Un’emozione intensa, che ci ricorda quanto Manfredonia fosse già allora un luogo narrato, raffigurato, vivo nella devozione e nell’arte.

Un grazie sentito all’architetto Antonello D’Ardes, che ha condiviso con me questa immagine preziosa, custode di memoria, identità e incanto.

Maria Teresa Valente

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