Lipu: “Nuova SS89 Garganica, tratta Mattinata-Vieste non sostenibile”. L’allarme degli animalisti

Nelle presentazioni pubbliche dellopera e relativi posizionamenti delle Amministrazioni, non appaiono convincenti le giustificazioni di carattere economico se, come è evidente, le comunità che hanno beneficiato da decenni della tratta stradale già realizzata, non sembrano primeggiare in termini sviluppo e consolidamento demografico rispetto alle comunità che aspettano questo intervento.
Comprensibili le aspettative delle comunità locali, in relazione a una più efficace connettività dei trasporti e alla maggior raggiungibilità dei servizi, unico tema ragionevole a conforto dellopera.
Tuttavia questo tema va mediato con gli effetti ambientali nellambito di tutte le componenti (a cominciare da quelle paesaggistiche, faunistiche, botaniche ed ecosistemiche). E qui è opportuno evidenziare anche che lintegrità paesaggistica e territoriale di un comprensorio (soprattutto a vocazione turistico – ambientale come il Gargano) è base imprescindibile per promuovere valori attrattivi e in ultima analisi anche economici. L’integrità e la marginalità, in alcuni territori identitari (es. la Toscana) paradossalmente diventano un forte valore aggiunto.
La progettualità proposta per la tratta Mattinata a Vieste espone Enzo Cripezzi della LIPU – investe unarea poco antropizzata e di pregio eccezionale, con emergenze paesaggistiche, faunistiche (es. nidificazioni di rapaci come il Biancone) e botaniche di assoluto valore, di livello e quindi responsabilità di carattere comunitario. La presenza di una nuova arteria stradale, con l’irruzione di tutti i cantieri per realizzarla in tale contesto orografico complesso e integro, equivarrebbe a far entrare un carro armato in un negozio di cristalli!
Del resto la pluralità di tutele, derivanti da SIC, ZPS, PPTR, nonché dalle zonazioni e relative norme di salvaguardia del Parco nazionale, che ricadono in questo comprensorio ne confortano non solo limportanza nel merito ma anche la irrealizzabilità dellintervento, soprattutto sul piano normativo.
La giusta mediazione, quindi, impone una riflessione di buon senso e che lopzione per la tratta Mattinata – Vieste prospettata da ANAS sia accantonata poiché del tutto impraticabile, evitando anche illusorie prospettive, e, al limite, valutando un approccio orientato alladeguamento/riadattamento della SP 53 litoranea.
Le soluzioni progettuali da Vico a Vieste appaiono in linea di massima ipotesi su cui poter ragionare, sebbene tuttaltro che indolori. Ma in tale ottica di mediazione, visto che si ritiene di voler aprire un nuovo corso concertativo con tutti gli interessi in gioco rispetto al passato, ci si faccia carico di come sono state realizzate nei decenni passati la SSV693 Lesina/Vico o la stessa SS89 Foggia/Manfredonia/Mattinata. Queste arterie stradali, parte integrante del disegno di completamento con il progetto stradale odierno, presentano tratte di pesante incidenza paesaggistica ed ecologica con effetti di frammentazione permanenti e conseguenze deleterie per la biodiversità (mortalità diretta di Tassi, Lupi, rapaci, ecc), per la mobilità del bestiame e per la sicurezza. In questa circostanza progettuale concludono alla LIPU -, sarebbe giusto prevedere opere di deframmentazione, come ponti naturali ed ecodotti, da adottare anche su queste grandi strade realizzate, quale indiretto contributo di mitigazione per lopera oggi proposta. Ci aspettiamo quindi una riflessione di ANAS e di tutti gli interessati su questi argomenti.
Foggia, 15.02.22
LIPU OdV Sezione prov.le Foggia