Scuola

Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico

“La Giunta regionale, su mia indicazione, ha approvato le nuove Linee guida per il prossimo Piano di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa, con importanti novità rispetto al passato: da una programmazione triennale dell’offerta formativa che consentirà un aumento della qualità e una maggiore attenzione alle esigenze del territorio ad un ruolo decisivo delle organizzazioni sindacali che saranno coinvolte in tutte le fasi del percorso. In questa straordinaria ripartenza post Covid, è importante investire in una scuola aperta al territorio, al mondo del lavoro e sicura, attraverso una governance condivisa tra enti locali, scuole e stakeholders dell’istruzione. L’anno scolastico appena concluso impone di dare alla riorganizzazione degli spazi precedenza assoluta, la qualità didattica passa anche dalla qualità degli spazi per l’apprendimento. Per questo tra gli obiettivi prioritari del Piano di dimensionamento ci saranno le scuole con un numero eccessivo di studenti, le situazioni di compresenza di diverse istituzioni scolastiche in un’unica struttura e l’utilizzo di edifici non scolastici. Massima priorità sarà data alla riorganizzazione delle istituzioni scolastiche con un numero di iscritti maggiore di 1400 e inferiore a 500 (300 per i Comuni montani). Importante anche sottolineare la proficua sinergia e il costante dialogo con le organizzazioni sindacali, che ringrazio sentitamente, le cui istanze sono state accolte, ove possibile, sia nell’elaborazione delle nuove linee di indirizzo che nella realizzazione di tutto il processo di governance”.

Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Sebastiano Leo, ha commentato l’approvazione avvenuta negli scorsi giorni delle Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2022/2023 e programmazione dell’offerta formativa del triennio 2022/23 – 2023/2024 – 2024/2025. In continuità con le trasformazioni apportate al procedimento di formazione del Piano nella scorsa legislatura, con le nuove Linee guida si fa un ulteriore passo in avanti in termini di governance condivisa e partecipata.

Innanzitutto viene rafforzato il ruolo delle organizzazioni sindacali, coinvolte in tutte le fasi dell’iter: dal Piano di dimensionamento che dovranno redigere i Comuni alla decisione espressa dalla Regione, per analizzare criticità e fabbisogni del sistema scuola.  Ma non solo.

A garanzia della massima collaborazione interistituzionale a monte, a tutti i Comuni che intendono presentare una richiesta all’interno del Piano a partire da quest’anno, è stato chiesto di redigere il Documento Preliminare alla Programmazione Scolastica (Dpps) con cui descrivono il proprio sistema scolastico ed educativo e le azioni da programmare sul sistema scuola locale. Ciò consentirà di armonizzare la pianificazione in materia di organizzazione della rete scolastica ed educativa, edilizia scolastica e diritto allo studio con tutti gli strumenti di programmazione comunale, secondo una visione organica e di lungo periodo.

Altro elemento di novità riguarda l’orizzonte triennale della programmazione dell’offerta formativa. Nell’ottica di innalzare il livello qualitativo, infatti, il Piano regionale definirà l’offerta formativa su scala triennale (2022/23, 2023/24 e 2024/25). L’obiettivo è una programmazione di più ampio respiro attenta alle esigenze formative del territorio, in coerenza con l PTOF (Piani Triennali dell’Offerta Formativa) redatti dalle scuole. Con una programmazione triennale sarà possibile investire maggiori risorse in quelle che sono le reali vocazioni di ciascuna realtà, tenendo conto il contesto di riferimento, indicatore guida sia per assecondare l’identità culturale e produttiva di quella particolare area (iscrizioni, flussi di studenti, settori trainanti ecc.), che per livellare le disuguaglianze fra i territori e combattere la povertà educativa.

Ulteriore novità a garanzia di scelte condivise e trasparenti è la procedura telematica accessibile dalla piattaforma open data, unica in Italia, che rappresenta la rete scolastica e l’offerta formativa regionale per consentire a tutti gli attori e stakeholders del procedimento di effettuare analisi, verifiche, riflessioni e richieste in maniera consapevole. Le proposte e i piani dovranno essere presentati esclusivamente mediante la suddetta piattaforma: i Comuni, scuole e Province dovranno (rispettivamente entro il 5 agosto, il 30 settembre e 12 novembre) caricare le proprie istanze accedendo al link:

https://ssd.regione.puglia.it/reteScolastica/assettoIstituzioniScolastiche.

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Redazione

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