Economia

Le Zes come opportunità per lo sviluppo dei traffici portuali e lo sviluppo del territorio

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Delli Noci: “Le Zone Economiche Speciali strumento utile per attrarre nuovi investimenti in Puglia”

Questa mattina nel Padiglione Internazionalizzazione della Fiera del Levante si è tenuto il convegno “Le Zes e lo sviluppo dei traffici portuali nel Mediterraneo”, focus sullo scenario di riforma delle Zes-Zone Economiche Speciali e sugli strumenti finanziari e normativi al servizio di questa potente leva per l’attrazione degli investimenti, per lo sviluppo del territorio e la semplificazione amministrativa. Uno strumento che spinge a fare sistema in favore dell’imprenditoria locale e dell’apertura alle realtà imprenditoriali internazionali.

“Fare un lavoro di squadra, anche da un punto di vista normativo – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci -, per rafforzare l’esistente e attrarre il nuovo: è questa la strada per fare in modo che le Zone Economiche Speciali siano uno strumento utile per attrarre nuovi investimenti. Per farlo dobbiamo condividere conoscenze sui servizi, facilitare i processi e rendere i tempi dell’investimento certi.”

“Stiamo creando un ‘organismo’, perché stiamo ragionando  su un sistema fortemente attrattore e attrattivo degli investimenti, specie internazionali – ha detto Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale -. Stiamo mettendo in luce la credibilità di una regione, tra le più vivaci del Mezzogiorno, che ha già dimostrato di saper attirare i traffici, infatti abbiamo visto quello che il sistema portuale pugliese è in grado di rappresentare per tutta l’Italia. Questo palinsesto di strumenti di cui le Zes sono un pezzo molto importante, che si sta completando con altre realtà tra cui le zone franche doganali, deve essere conoscibile dai nostri imprenditori e da quelli internazionali, perché siamo sicuri che saranno in grado di attirare importanti investimenti nella nostra regione.”

“Le Zes sono una grande opportunità di crescita per il Mezzogiorno e per la portualità meridionale – ha sottolineato Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio -, perché grazie all’attrazione di investimenti o l’ampliamento di investimenti già presenti accrescono il tessuto imprenditoriale che alimenta i porti stessi. Quindi oltre a rappresentare una grande azione di politica territoriale a livello regionale e interregionale, possono essere molto utili per incrementare i traffici nazionali e internazionali. Il porto di Taranto e la Zes Jonica hanno già ricevuto varie istanze per nuovi insediamenti produttivi e logistici.”

Floriana Gallucci e Manlio Guadagnuolo, rispettivamente commissari della Zes Interregionale Ionica e della Zes Interregionale Adriatica, hanno fatto il punto sulla situazione delle realtà da loro gestite, sulle necessità imprenditoriali che stanno emergendo e sulle potenzialità degli strumenti economici e amministrativi a disposizione. Entrambi hanno evidenziato come si stia lavorando in sintonia, perché in fondo si deve ragionare come se si trattasse di una grande Zes del Mediterraneo.

Gianna Elisa Berlingerio, direttora del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia, ha ripercorso la storia delle Zes pugliesi e illustrato le strategie regionali per l’attrazione degli investimenti, anche in riferimento alla nuova programmazione dei fondi europei. Infine Marco Cutaia, direttore interregionale Puglia-Molise e Basilicata dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, ha parlato delle Zone Franche doganali intercluse, della loro disciplina e delle opportunità che offrono allo sviluppo delle ZES e al sistema portuale in generale.

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Comunicato Stampa

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