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In memoria di Luca Campanaro, Castelluccio Valmaggiore intitola il campo di calcetto al giovane calciatore

Prematuramente scomparso, a soli 14 anni, dopo una partita. Cerimonia in programma giovedì 11 aprile, alle ore 17.00, alla presenza dei genitori, originari del comune dei Monti Dauni. Il sindaco Giuseppe Campanaro: “Grande il gesto della famiglia che ha scelto di donare gli organi”.

Castelluccio Valmaggiore ricorda un piccolo, grande campione scomparso prematuramente. Giovedì 11 aprile, alle ore 17.00, l’Amministrazione Comunale del comune dei Monti Dauni intitolerà il campo di calcetto a Luca Campanaro, scomparso lo scorso dicembre a Hillingdon, sobborgo occidentale di Londra, a causa dei postumi di uno scontro di gioco con un avversario durante una partita di Under 15. Una perdita enorme per tutta la sua famiglia, originaria di Castelluccio Valmaggiore, e per i suoi amici.

“Luca era nato il 19 febbraio 2004 ed è morto il 10 dicembre 2018, il calcio era la sua vita – raccontano i genitori – viveva il calcio, lo respirava e quasi dormiva con il calcio. Giocava nei ‘BedgroveDynamos’, ma si allenava anche con il ‘Watford football club’. Era un grande fan di Gigi Buffon, che era il suo eroe, ma aveva anche una grande passione per l’Italia e per la squadra del Foggia Calcio. È nato nel Regno Unito, ma il suo cuore era sempre in Italia. A scuola era un ragazzino molto popolare e, al di fuori, un gigante gentile”.

Alla cerimonia di intitolazione prenderanno parte i genitori di Luca; Giuseppe Campanaro e Pasquale Marchese, rispettivamente primo cittadino e assessore alle Politiche sociali, giovanili e sport del Comune di Castelluccio Valmaggiore; la scuola calcio locale e il parroco.

“Con l’intitolazione del campo di calcetto a Luca – spiega il sindaco – abbiamo voluto lasciare traccia indelebile della sua memoria anche nel paese in cui ha la radici la sua famiglia. Soprattutto, vogliamo raccontare la sua storia a tutti i ragazzi che frequenteranno questa struttura sportiva e spiegare l’importanza del gesto dei genitori, che hanno donato gli organi del loro bambino. Un gesto d’amore verso giovani pazienti, in alcuni casi in fin di vita, che hanno avuto così la possibilità di guarire e riprendere una vita normale. Luca rivivrà attraverso i loro sorrisi”.

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Redazione

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