Sport Italia

Il derby sipontino

Per la prima volta di gioca il derby tra due formazione, soprannominate i Gemelli Diversi.

Dovevano trascorrere ben ottantasei anni di storia per vedere il primo derby calcistico sipontino. Ai più questo evento potrebbe non significare nulla, ma per quei pochi appassionati di football locale è sicuramente un evento “storico”.

Sebbene in Prima Categoria regionale, a Manfredonia c’è ancora un cospicuo e sostanzioso numero di appassionati che ogni domenica si recano al Miramare ad assistere le partite. E’ un fenomeno veramente lodevole se si pensa alla “discesa” inesorabile della beneamata, dovuta più a motivi politici che non a motivazioni sportive.

Chi ha seguito le vicende biancoazzurre degli ultimi quindi anni, sa benissimo cosa è capitato “sopportare” ai tifosi, ma ormai è acqua passata tant’è che dai professionisti, alle serie cosiddette “volemose bene” il tempo è trascorso come un battito di ciglia.

E’ anche un derby che mette di fronte due modi diversi di vedere il pallone. Da un lato il Manfredonia Calcio 1932, con il Presidente Raffaele De Nittis (tesserato anche come calciatore ed autore di alcune reti in Coppa Puglia) e sponsor Tre Fiammelle, e quindi discreti investimenti economici in stipendi e ingaggio di calciatori di spessore come Ola, Laboragine, Trotta, Cicerelli ecc. Il Manfredonia Football Club invece si ispira allo spirito di una compagine di prima categoria con elementi che giocano più per hobby che per lavoro, e che vede alla guida Mirko Di Fiore (titolare di una azienda di carburanti) da sempre appassionato di calcio.

Il Manfredonia Calcio 1932 è stato adottato dalla tifoseria organizzata come l’erede della compagine che ha cessato l’attività a Giugno 2018, ed ha tra i suoi simpatizzanti anche il Sindaco Angelo Riccardi ed il Presidente di Confindustria Capitanata Gianni Rotice.

Il Manfredonia Football Club viene denominata invece la squadra dell’Accademia perché ha usufruito per alcuni anni del supporto sportivo di una importante scuola calcio sipontina, e lo scorso anno, quando c’era ancora il vecchio Manfredonia, si chiamava Sanctum perché aveva acquisito il titolo della formazione di San Nicandro Garganico.

Il Manfredonia Calcio 1932 ha come simbolo il Delfino, mentre il Manfredonia Football Club ha come logo la statua di Re Manfredi. Pertanto i primi sono i Delfini, i secondi Manfredoni… tanto per aiutare e non confondere i colleghi giornalisti.

Entrambe giocano al Miramare, con quelli del 1932, che hanno provvisoriamente la base logistica all’interno dello Stadio, mentre il FC in Piazza Marconi.

Ci dice Francesco Saverio Castriotta, bandiera del calcio sipontino: “Sinceramente non ci avrei scommesso un centesimo che dopo i fasti della Serie C1 e C2, dovevamo scendere così in basso. Chiarisco che non mi riferisco alle due compagini che militano in Prima Categoria, di cui apprezzo l’impegno, ma al progressivo calo di entusiasmo e di investimenti che si sono avuti recentemente. Purtroppo in quegli anni è mancata una seria programmazione sia economica che sportiva, e poi qui a Manfredonia pecchiamo di esterofilia acuta ed ossessiva, per cui non si da molto spazio sia a calciatori locali che a dirigenti sportivi sipontini. In quegli anni ci sono stati tanti mercenari che hanno aggravato la situazione non mettendoci nè anima e né passione. Mi fa piacere però che il Manfredonia Football Club usi questa denominazione, perché è quella originale che adottarono i fratelli Nasuto e Michele Bissanti nelle prime gare nel nostro sodalizio, ispirandosi al Bologna FBC”.

Ma per tornare alla storia dei derby sipontini, non è mai capitato che due formazioni di Manfredonia giocassero nella stessa categoria: “Leggendo i vari libri pubblicati dall’Archivio Storico Sipontino – aggiunge Francesco Saverio Castriotta – e supportato dalla mia memoria, a Manfredonia non vi è mai stato un derby. Negli anni ’30 vi era la prima squadra e la formazione riserve che per regolamento non potevano giocare nella stessa categoria. Nel primo dopoguerra abbiamo avuto diverse formazione tra le quali la Terra Apulia, la Libertas, la Benedetto Fatone, la Sipontina ma si sono avvicendate tutte tra di loro in più anni. Mentre negli anni sessanta Pio Longo e Michele Losito fondarono il Sipontum, ma erano i giocatori del Manfredonia che militavano in terza categoria. Negli anni ’70 abbiamo avuto la Toro Assicurazioni e l’Audace, che hanno militato in Terza Categoria, mentre c’è stato un unico derby in Coppa Italia tra Salvemini e Manfredonia Calcio quando le compagini militavano una in Eccellenza e l’altra in Promozione”.

Del resto in tempo di “vacche magre” non si può pretendere che si mangi tutti i giorni il ragù, e pertanto i tifosi si dovranno accontentare in questa stagione di vedere le partite senza guardalinee, e magari qualche calciatore che “tira” più di “punta” che di “tacco”.

Johannis Gaudentius Mammasantissima

Centro Commerciale Gargano
Promo UnipolSai ilSipontino.net
Promo Manfredi Ricevimenti
Gelsomino Ceramiche

Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *