Il 21 settembre 1943 a Manfredonia

Il 21 settembre 1943 il Porto di Manfredonia fu oggetto di un incessante bombardamento da parte dei cacciabombardieri anglo-americani venuti a liberare l’Italia dall’oppressore nazifascista.
Quel giorno i bombardamenti furono così violenti che bruciarono e affondarono due piroscafi l’Apollo e l’Hermada che sul molo di ponente stavano caricando la bauxite proveniente dalle miniere Montecatini di San Giovanni Rotondo per portarla a Porto Marghera dove veniva utilizzata per produrre ordigni bellici, bruciarono e affondarono un centinaio di vagoni ferroviari ed una ventina di natanti. Per 8 giorni e 8 notti, i Vigili del Fuoco portuali del neonato distaccamento dei Vigili del Fuoco di Manfredonia ebbero un gran da fare per fronteggiare l’emergenza e contenere i danni causati dal “fuoco amico”.