Attualità Capitanata

Il 10 giugno, festa della Marina Militare, si celebra l’impresa eroica a cui partecipò anche un manfredoniano

Noi manfredoniani il mare ce l’abbiamo negli occhi, sulla pelle e nel cuore. Oggi, 10 giugno, si celebra la Giornata della Marina Militare Italiana, istituita per ricordare l’epica impresa di Premuda avvenuta il 10 giugno 1918, di cui fu protagonista anche il sipontino Leonardo Antonio Salvemini.

Durante l’ultimo anno della prima guerra mondiale, le sorti dell’Italia erano in bilico. Dopo la disfatta di Caporetto, l’esito del conflitto sembrava tristemente scritto. Poi, quel 10 giugno, alle primissime luci dell’alba, al largo dell’isola dalmata di Premuda, il capitano di corvetta Luigi Rizzo, al comando del MAS 15, decise di attaccare quelle che, per un errore di valutazione, pensava fossero solo piccole torpediniere in esplorazione.

In realtà si trattava della squadra navale da battaglia austriaca composta da due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere che, uscita dalla base nemica di Pola, si stava dirigendo verso il Canale di Otranto con l’obiettivo di ottenere la supremazia navale in Adriatico.

“Aguzzo lo sguardo ed intravedo le soprastrutture di grosse navi, forse un convoglio? Ma quelle sono corazzate e tutt’intorno delle siluranti!… Il cuore mi dà un tuffo”, scrisse Rizzo sul diario di bordo. Il MAS 15, a bordo del quale vi era il Sottonocchiere di Manfredonia Leonardo Antonio Salvemini detto “Muserille”, era lungo 16 metri e aveva un equipaggio di soli 8 uomini. Era armato di due siluri e due mitragliatrici. Davide contro Golia.

Eppure quei pochi uomini non ebbero tentennamenti. Con un’azione ardita ed impavida il MAS 15, cogliendo gli austriaci di sorpresa, silurò ed affondò la potente corazzata Santo Stefano. Un’impresa eroica che cambiò definitivamente il corso della prima guerra mondiale a favore dell’Italia e che diede grande prestigio alla Marina tricolore.

Orgogliosamente possiamo oggi ricordare che a quell’azione entrata nella storia partecipò il nostro concittadino Leonardo Antonio Salvemini al quale, qualche anno fa, su proposta della sezione cittadina dei Marinai d’Italia, è stata intitolata una strada di Manfredonia.

di Maria Teresa Valente

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Maria Teresa Valente

Giornalista pubblicista dal 2000 ed impiegata, esercita anche l’attività di mamma full time di due splendidi e vivacissimi bambini: Vanessa e Domenico. È nata e cresciuta a Manfredonia (FG), sulle rive dell’omonimo Golfo, nelle cui acque intinge quotidianamente la sua penna ed i suoi pensieri. Collabora con diverse testate ed ha diretto vari giornali di Capitanata, tra cui, per 10 anni, Manfredonia.net, il primo quotidiano on line del nord della Puglia. Laureata in Lettere Moderne con una tesi sull’immigrazione, ha conseguito un master in Comunicazione Politica ed è appassionata di storia. Per nove anni è stata responsabile dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco di Manfredonia. Ancora indecisa se un giorno vorrebbe rinascere nei panni di Oriana Fallaci o in quelli di Monica Bellucci, nel frattempo indossa con piacere i suoi comodissimi jeans, sorseggiando caffè nero bollente davanti alla tastiera, mentre scrive accompagnata dalla favolosa musica degli anni ‘70 e ‘80.

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