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Giancarlo Malcore, il bomber del Salento innamorato di Manfredonia

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Come spesso accade nel calcio, i talenti sono nascosti, in qualche società di Serie D, Eccellenza oppure in C. Molto spesso vengono soverchiati da nomi altisonanti stranieri, Robertinho, Faustinho ecc.


Giancarlo Malcore è uno di quei fenomeni nati nella nostra casa, in Puglia, nel Salento più vero e profondo. Per lui una grande passione per il calcio, e con una famiglia alle spalle: il padre che segue ogni gara del ragazzo e molto spesso lo si notava in tribuna stampa, nelle vesti di cronista, ed invece era li per incitare il proprio figliolo.


Giancarlo Malcore l’abbiamo imparato a conoscere a Manfredonia, quando nell’estate del 2016 Elio Di Toro e Max Vadacca lo portano in riva al golfo. L’affare si doveva concludere l’anno prima, quando era al Nardò, ma ancora sotto contratto i neretini chiedevano troppo. Si è aspettato lo svincolo per vedere questo centravanti vecchio stile approdare al Miramare.


Con i sipontini una stagione di gioie e dolori… tanti gol ma anche la tentazione di andare via, al Pontedera in C a Gennaio del 2017.
“non c’era un Euro, la situazione economica non era delle migliori e così ebbi l’offerta dalla società toscana – ci dice Giancarlo – ma in quel momento, quando dovevo fare la scelta di andarmene non me la sono sentita di lasciare i compagni e così sono rimasto”.
Ma il destino ha voluto che dopo la rinuncia alla Serie C, in estate arrivasse la scelta di giocare in serie B, complice il Direttore Sportivo del Carpi Matteo Lauriola, ex Manfredonia così come l’allenatore degli emiliani Antonio Calabro, anch’egli salentino ed ex biancoazzurro: “Sono stato fortunato a segnare nella prima partita stagionale, in un’amichevole contro il Chievo e poi contro il Napoli”. A Gennaio 2018 bussano alla porta del Carpi sia l’Udinese che l’Atalanta, a Giugno si fa avanti il Brescia di Cellino. Resta con la formazione della bassa, forse per riconoscenza, ma le cose purtroppo non vanno bene, diciannove presenze e cinque gol; ci sono delle incomprensioni con il tecnico suo conterraneo ed a fine stagione quando sia Lauriola che Calabro lasciano la società biancorossa, il patron del club gli assicura una stagione tranquilla in B, e cioè l’annata 2018/19. Ma dopo alcune settimane, Giancarlo Malcore firma per il Cittadella in una operazione che porta l’attaccante nella società padovana, nell’ambito dello scambio con Andrea Arrighini.


Paradossalmente la sua fortuna calcistica nasce proprio dal gran rifiuto di giocare in C nella stagione 2017; poco dopo segna una tripletta al Ciampino e poi collezione ben 14 marcature con i sipontini, i quali si salvano nonostante tante difficoltà: “A Manfredonia ci sono tanti amici con i quali mi sento spesso ed è una città che mi è rimasta nel cuore”. Il suo “covo” è il locale Minami di Siponto, l’amico del cuore Matteo Stoppiello. Giancarlo è lì ogni sera dopo l’allenamento, e ci resta anche fino a Giugno 2017. I suoi genitori quando salgono al nord, si fermano ancora a Manfredonia… un legame intenso con il nostro territorio per un ragazzo classe 1993, ventisei anni, e tanta gavetta alla spalle con Lecce, Nocerina, Nardò.


L’arrivo in riva al golfo è sicuramente una buona occasione per mettersi in mostra, ma per i sipontini è l’inizio di una agonia, ci sono malumori anche all’interno dello spogliatoio, che non danno la possibilità a Vadacca di esprimersi al meglio. Così dopo la sconfitta di Acropoli, il trainer salentino viene esonerato, e sostituito con Raimondo Catalano.  L’esordio del coach barese inizia con la vittoria contro il Madrepietra ma un’alternanza di risultati non danno al Manfredonia quella continuità di risultati. Il neo della stagione vede protagonista Malcore nella sconfitta di Bisceglie (immeritata), con la squalifica per tre giornate. I sipontini riusciranno a salvarsi, e nell’anno della polemica per lo sponsor di Energas, porteranno a casa un risultato importante che però sarà vanificato l’anno successivo.


A Manfredonia il “bomber” è ricordato ancora con affetto, e la sorpresa è stato vederlo sull’album dei calciatori 2017/18, figurina n. 602. Il suo capolavoro è la tripletta ai danni dell’Ascoli (novembre 2017), la prima di un calciatore del Carpi in quattro anni di serie B. Una rivincita per lui, che era stato messo ingiustamente un po’ in disparte in diverse gare proprio in quella parte del torneo, e che nonostante un classe limpidissima ha dovuto sempre lottare per un posto da titolare.


Ora Giancarlo aspetta l’occasione – dopo Cittadella, la Fermana e la Pergolettese – in attesa del momento giusto per centrare la rete ed entrare di diritto nel calcio che conta… e siamo sicuri che questa opportunità quanto prima arriverà.

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