Politica Italia

Fermo pesca, Gatta: “Risposta del governo tardiva”

“Il governo ha varato, a pochi giorni dall’approvazione della mozione che ho presentato in Consiglio regionale, il decreto per gli indennizzi ai pescatori che hanno dovuto ottemperare al fermo biologico del 2015. È una risposta a metà, che non ci soddisfa e non ci piace, perché terribilmente in ritardo ed incompleta rispetto alle ripetute istanze del settore”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.

“Ancora una volta -prosegue- Renzi è rimasto sordo al grido di dolore delle marinerie: la richiesta più volte avanzata dagli operatori del settore della pesca, e che va accolta, era l’anticipazione del fermo biologico dalla metà di luglio fino alla fine di agosto, anziché da agosto fino alla fine di settembre. Purtroppo, il governo non ha ritenuto di accogliere la proposta. Inoltre gli operatori  della pesca si dovranno “accontentare” di ricevere gli indennizzi dopo quasi un anno per il fermo del 2015. Il tutto mediante procedure farraginose e per aree geografiche che allungheranno ulteriormente i tempi per la materiale riscossione degli indennizzi. Ma al governo, evidentemente, -conclude Gatta- nulla interessa dei problemi di sopravvivenza di una intera categoria che contribuisce in modo significativo al PIL nazionale, dà posti di lavoro, ed ha una grande valenza, anche culturale, per il nostro territorio”.

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Redazione

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