Da Cancellato a Iuculano, la parabola del numero “9”
Nella formazione (sbagliata a furor di popolo) di Vadacca di domenica scorsa, sbagliata è stata anche la scelta di attribuire al giovane esordiente Mattia Iuculano la numero “9”, la maglia del bomber, del goleador.
Da Cancellato a Iuculano, sono tanti i biancocelesti che hanno indossato quel numero in quella che noi definiamo una parabola discendente…
Prima di Cancellato, in quella stagione 2003/04 la numero 9 era indossata da Antonio Tomeo (ora pizzaiolo a Termoli) , ma anche da Pisani e Laboragine.
La stagione seguente, in C2, con Cancellato in panchina, è Manca ad avere la maglia del centravanti che, nella prima parte di stagione, è spesso anche sulle spalle del fantasista Orazio Mitri.
In C1, invece, è il turno del “mai amato” Marco Ascenzi.
Dal settembre 2006 al maggio 2008, gli ultimi due anni di C1, la maglia ha diversi interpreti: De Paula, Bonvissuto, Giglio, Alteri, Genchi, Rana e Marco Sau, bomber del Cagliari.
In Lega Pro Seconda Divisione ecco le meteore Ferreira, Hodza, Napoli, Bellucci e Ferrari. Con l’arrivo di Carminati, la “9” trova una tregua che finirà presto con il fallimento della S.S.
L'”Eccellenza” consegna la maglia a Sirito e Montechiari nella prima stagione, Pasquale Trotta e Quaresimale nella seconda con Cinque in panchina. Carminati la riprende dalla seconda parte della stagione sino a quella vincente con la promozione in “D”.
In serie D si rivede Albano, allontanato dopo un paio di partite, poi è il turno di Palazzo sino al terzo ritorno di Carminati.
L’anno successivo è il turno del giovane De Vita, sino all’arrivo di Bozzi che, quest’anno ha spesso sofferto il ballottaggio con lo stesso De Vita e l’altro giovane La Forgia sino alla strana scelta Iuculano.
