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Corri corvo corri di Sebastiano Ruzza VentiTrè editori

Io questo corpo non lo voglio, papà. Io questo corpo non lo voglio più.

Sebastiano è un ragazzo diciannovenne che soffre di disturbi alimentari. Il suo percorso di guarigione è lungo e difficile: si scontra con un sistema sanitario inadeguato e spesso impreparato a curare la sua malattia.

Non mangi? Vuoi partecipare a una sfilata? Quella è una roba da donne.

Condividono la sua sofferenza molte ragazze e ragazzi che egli incontra nelle strutture in cui è ricoverato. Sono tutti molto ben delineati: ognuno con la propria storia, con le proprie aspettative, le proprie sofferenze, i successi e i fallimenti.

La famiglia di Sebastiano è ben presente, ma rimane sullo sfondo, forse perché risulti chiaro che la sua è una malattia che va curata da professionisti, non può essere affrontata da soli.

Chi sono io? Di cosa ho bisogno?

Corri corvo corri è un romanzo scritto per guarire, ma anche per aiutare gli altri a guarire.

All’inizio lo stile spaventa un po’, si fa fatica a decriptare le immagini metaforiche spesso ardite, esattamente come è difficile capire una persona affetta da disturbi alimentari. A volte Sebastiano arriva addirittura a forzare la stessa lingua italiana, in espressioni non usuali, ma molto espressive.

Dopo poche pagine però il racconto si scioglie, anche se il linguaggio analogico caratterizza tutta la narrazione, così come il periodare spezzato. Alcune frasi ritornano spesso, come un mantra, come se si  volessero stampare nella propria mente.

Ho deciso di essere felice o più propriamente è capitato.

È un romanzo duro perché coinvolge il lettore, ma sugli istinti autodistruttivi alla fine prevale un desiderio di vivere che si fa sempre più forte.

SEBASTIANO RUZZA (Biella, 1990)

Sebastiano Ruzza si è laureato all’Università del Piemonte orientale in Filosofia e comunicazione; ha conseguito la Laurea magistrale all’Università di Pisa, occupandosi dei disturbi alimentari e di come la comunicazione può aiutare a risolverli.

Lavora all’Informagiovani di Vercelli dove si occupa di orientamento allo studio, al lavoro, alla vita sociale e alla salute, inoltre coordina i ragazzi che svolgono il servizio civile nel comune di Vercelli.

È referente dell’associazione Mi Nutro di Vita per il Piemonte, nelle sedi di Biella e di Vercelli.

Da gennaio 2020 conduce incontri di sensibilizzazione riguardo ai DCA nelle scuole medie e superiori di tutta Italia. Presiede sportelli di ascolto e gruppi rivolti ai familiari.

Nell’aprile 2020 ha pubblicato un racconto per Undici Edizioni, contenuto all’interno della raccolta “DecameRoom”, sempre sul tema dei disturbi alimentari.

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