Fede e religione

Chi è Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV?

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Alle 19:25 dell’8 maggio 2025, il nuovo papa si è affacciato alla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, salutando una folla di circa 150.000 persone radunate in Piazza San Pietro. Con un appello commovente, ha invocato la pace per tutti i popoli, rivolgendosi ai circa 1,4 miliardi di cattolici sparsi nel mondo.
Le sue prime parole sono state: “La pace sia con tutti voi”.

Il meno americano tra gli americanisi mormora. Ma chi è il nuovo Papa?
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Robert Francis Prevost è un agostiniano, centralista, vicino alle idee di Bergoglio.
Dopo aver studiato presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia e all’età di 27 anni, approda a Roma, inviato dall’Ordine per studiare Diritto Canonico presso la Pontificia Università.
Il 19 giugno 1982 emette i voti perpetui.
Il 3 novembre 2014 viene nominato vescovo da Papa Francesco e riceve l’ordinazione episcopale.
Il 30 settembre 2023, lo stesso Papa Francesco lo eleva alla dignità cardinalizia.
Nello stesso 2023, Papa Francesco lo ha chiamato a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi, incarico che ha ricoperto fino alla sua elezione a pontefice.

267° pontefice della Chiesa Cattolica, Prevost assume il nome di Leone XIV.
La sua esperienza in Sudamerica, in particolare in Perù, dove ha ricoperto il ruolo di arcivescovo di Chiclayo, lo ha profondamente segnato e ha influenzato la sua visione ecologica.
La deforestazione e i cambiamenti climatici in questa regione hanno avuto un impatto significativo sulla sua riflessione e sul suo impegno per la giustizia ambientale.
Leone XIV incarna i principi della cura per la creazione e della protezione dell’ambiente.

La sua esperienza missionaria in America Latina, unita alla sua doppia cittadinanza statunitense e peruviana e il suo carisma, sono elementi che trovano una sintesi significativa nel nome scelto dal pontefice. Il nome scelto, infatti, rappresenta valori come autorità, difesa e forza, e richiama anche la memoria di papi illustri che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa.


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