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Chi è la ministra della famiglia Roccella? I suoi proclami: “L’aborto non è un diritto”

Una delle nomine più contestate fra i ministri scelti da Giorgia Meloni per il suo Governo è sicuramente quella di Eugenia Roccella, ministra di Fratelli d’Italia della famiglia, della natalità e delle pari opportunità. La storia di Roccella, nata a Bologna e figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, per molti è vista in opposizione al suo dicastero. Roccella, infatti, è anti-abortista, contro l’eutanasia e le unioni civili e a favore della famiglia formata da un uomo e una donna. Negli anni Roccella si è allontanata dai radicali, perché “colpevoli di portare avanti battaglie che stanno conducendo verso la distruzione dell’individuo”, avvicinandosi sempre di più a movimenti ultra-cattolici e di destra. 

Le sue considerazioni sull’aborto, che Roccella non considera come un diritto, per molti sono pericolose. Proprio ad agosto, a La7, Roccella aveva dichiarato: “Le femministe non hanno mai considerato l’aborto un diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità”. 

Il suo nome, oltre alle polemiche sull’aborto, è legato a una storia dolorosa del nostro Paese: quella di Eluana Englaro. Proprio lei all’epoca, ministra al welfare del governo Berlusconi, presentò – contro la decisione della famiglia Englaro – un decreto “Salva Eluana”, che il presidente Giorgio Napolitano si rifiutò di firmare. In quel caso aveva dichiarato: è “un obiettivo politico: arrivare all’eutanasia come opzione facile e libera. C’è un obiettivo culturale: distruggere l’idea di intangibilità della vita”.

Anche sui diritti civili le sue idee sono conservatrici. Portavoce del Family Day, l’anno scorso ha bocciato la legge Zan. In quell’occasione aveva ribattezzato le battaglie per le unioni civili “una questione politica e ideologica, abbracciata dalle lobby gay, ma non condivise dalla maggioranza degli omosessuali”. E ancora: “le unioni civili vanno verso la fine dell’uomo”. E ancora: “Non credo ci sia a livello statistico un’emergenza che riguardi la violenza sugli omosessuali”. 

Roccella, grazie alla Meloni, ora diventa ministra alla famiglia. Le opposizioni insorgono come molta parte della cittadinanza. Vladimir Luxuria, attivista per i diritti, ha scritto: “Gli omofobi vanno all’incasso: dopo Fontana il premio va a Eugenia Roccella neo ministra delle pari opportunità, un po’ come mettere Crudelia Demon alla presidenza della lega protezione animali”

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