Caso Santo Romano, Geolier: “Basta coi facili omicidi”
Dopo la tragica morte del 19enne Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio, Geolier lancia un appello per fermare la violenza giovanile.

Un grido di rabbia per Santo Romano, il giovanissimo calciatore ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, arriva anche dal rapper Geolier. Quest’ultimo, cresciuto nel rione Gescal a Mianella, ha rilasciato un duro sfogo sui social: “Facili omicidi. La Napoli che non vorrei. Basta”. Un appello fatto col cuore, tanto da essere elaborato anche musicalmente. In un’altra storia, il rapper 24enne ha condiviso un pezzo della canzone “Ricchezza”, che parla proprio di tale argomento: “‘Nu guaglione me facette sparà. Jette a casa, c”o dicette a papà. Isso ricette: ‘Nn’ce vonno ‘e palle a ffà ‘e reate, ce vonno ‘e palle a faticà”. Un invito importante volto al risveglio delle coscienze, soprattutto di quelle dei ragazzi che sono il futuro della società.
Geolier, il messaggio per un mondo meno violento
Geolier, rapper napoletano con un vasto seguito tra i giovani, ha deciso di lanciare un forte messaggio in risposta ai recenti omicidi che hanno scosso Napoli. Due giovanissimi, Emanuele Tufano e Santo Romano, sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco da minorenni in contesti diversi. Emanuele, solo 15 anni, è stato freddato in via Carminiello al Mercato, mentre Santo, 19 anni, è stato colpito davanti al Municipio di San Sebastiano al Vesuvio mentre cercava di placare una rissa. Questi tragici eventi si inseriscono in un contesto più ampio di violenza giovanile che ha visto anche la morte di Giovanbattista Cutolo, 24 anni, a piazza Municipio e di Francesco Pio Maimone, 18 anni, a Mergellina. Tutti questi ragazzi sono stati vittime di violenza perpetrata da coetanei armati.
La reazione da parte dei fan
Il musicista napoletano, arrivato secondo all’ultima edizione del Festival di Sanremo, ha deciso di utilizzare la sua influenza per lanciare un messaggio forte e chiaro ai suoi numerosi fan. In un momento in cui la violenza giovanile sta emergendo come un problema serio a Napoli, Geolier si fa portavoce di un appello alla riflessione e alla pace. In questo contesto, l’artista ha espresso il suo disappunto attraverso i social media, sottolineando la necessità di “disarmare Napoli”.
Il contributo di Geolier alla sensibilizzazione
C’è da dire, comunque, che Geolier non sia nuovo a questi messaggi volti al miglioramento della società. Neanche un mese fa, presso il Teatro Grande degli Scavi di Pompei, il rapper partenopeo aveva spiegato, alla presenza di 1.500 studenti, nel corso di un evento sulla legalità promosso dall’Associazione Nazionale Magistrati di Torre Annunziata, che “un libro è meglio di una pistola, perché è la cultura che annienta la criminalità”.