Manfredonia, “La ‘Marenére Fest’ è solo all’inizio”

Manfredonia, “La ‘Marenére Fest’ è solo all’inizio”
Abbiamo creato Marenére Fest per dare voce alle nostre esigenze, superando i concetti di “evento” e di “festa” costantemente offerti dalla realtà che ci circonda, nel tentativo di innovarli.
Creare qualcosa di speciale, che andasse oltre il consuetudinario, era il nostro sogno, che si è avverato grazie alla partecipazione di gran parte della cittadinanza.
Non capita tutti i giorni di poter utilizzare spazi pubblici per sperimentare nuove forme di aggregazione, nel segno della musica (e che musica), dell’arte e dell’informazione.
Eppure, così è stato. Tutti insieme siamo riusciti a godere di un posto troppo spesso abusato, martoriato dalla noncuranza e dalla mancanza di rispetto generalizzata. Un luogo che appartiene a tutti i cittadini, senza esclusioni.
L’8 agosto abbiamo lavorato fianco a fianco, creando nuovi splendidi legami sotto il sole cocente, mentre ognuno di noi si sporcava le mani per riscoprire la bellezza della propria storia.
Quello che ci lega alle nostre origini è spesso diverso, ma le ragioni di ognuno sono pure: il mare come denominatore comune, il mare come culla, come casa condivisa.
La salsedine è la tradizione incisa sulle nostre pelli tutte diverse, tutte sipontine, e ci ha uniti con l’obiettivo di regalare bellezza per un giorno, assicurandoci che il fossato del Castello di Manfredonia tornasse a splendere come molti di noi, purtroppo, hanno solo potuto immaginare.
Il Marenére Fest è stato animato da emozioni, idee e passioni, che non hanno mancato di farci notare come – non senza lavoro – sia possibile evitare di demonizzare questo o quel genere musicale, uscendo dagli stereotipi che troppe volte ruotano attorno alla musica elettronica, in particolare; ma anche dimostrando come diverse forme musicali possano convivere, essere complici e amanti.
Ci siamo stupiti di come in tanti abbiano reagito alla possibilità di fruire di informazione genuina ed importante, legata a realtà che rappresentano e caratterizzano la nostra terra, che definiscono il nostro mare e il suo (e il nostro) benessere.
Ci è piaciuto notare l’entusiasmo dei collaboratori, che grazie ai loro prodotti hanno agevolato la convivialità e il piacere di stare insieme.
Abbiamo amato l’attenzione che i partecipanti hanno dedicato alle giovani artiste e ai giovani artisti di Manfredonia, loro che sono sintomo di un territorio ricco e prolifico, da preservare e promuovere.
La risposta di tutti Voi, che pieni di entusiasmo avete preso parte al nostro progetto, è stata straordinaria. Non si è trattato solo di aiuto pratico, presente e massiccio, in maniera quasi inaspettata, ma anche del comportamento tenuto da ognuno durante le esibizioni.
Tutto questo ha assicurato un’esperienza che ha fuso tradizione e innovazione, attraversando le generazioni e creando un’esperienza accessibile e condivisa, dimostrando che la musica e l’arte rappresentano un linguaggio universale, capace di accogliere e unire.
La purezza e la voglia di novità che abbiamo visto nei volti della gente – senza distinzione di età – ci ha fatto capire che la strada è giusta, e soprattutto percorribile.
Volevamo lasciare un segno, aprire un solco a favore della Comunità della quale facciamo parte, consapevoli che la passione e la consapevolezza – in questi casi – sono indispensabili.
Il rispetto verso ciò che abbiamo offerto, e verso il luogo che ci ha ospitato, non ha precedenti.
Ne è un esempio la partecipazione pronta e senza condizioni del gruppo scout AGESCI Manfredonia 1, come l’apporto della Lega Navale Italiana Sezione Manfredonia.
Lo dimostra, ancora, l’interesse attribuito allo stand del Centro di Recupero Tartarughe Marine: un segno tangibile che il rispetto degli ecosistemi marini – come di tutto ciò che riguarda il mare – non è soltanto fantasia, ma un sogno urgente e condiviso che può avverarsi.
C’è poi il calore e l’affetto ricevuto, che alimentano la nostra energia, spingendoci a continuare, perché non ci siamo sentiti soli neanche per un momento.
Marenère Fest è solo all’inizio, la prima tappa di un viaggio che vogliamo condividere e promuovere.
Il nostro impegno deve essere chiaro: utilizzare luoghi, anche e soprattutto pubblici, rispettandoli e migliorandoli, per scardinare falsi miti, per informare sulla realtà e creare bellezza servendoci della bellezza, specie quella inespressa.
Ci impegneremo per stupirci, così forse riusciremo a sorprendervi. Sperimenteremo, impareremo e lavoreremo per creare un movimento sano ed incisivo.
Siamo riusciti a offrire un’esperienza senza precedenti perché abbiamo agito privi di interessi, ma pieni di speranze.
Siamo certi che il cambiamento non sia un dono, ma un risultato. Perciò la nostra rotta è precisa, già definita, e punta lontano.
La musica e l’arte possono riconnettere Manfredonia al proprio territorio, per farla rinascere. Per questo vi invitiamo a restare con noi.
Le vele appena issate già si gonfiano di vento.
Il primo passo è stato fatto, il viaggio deve proseguire, con il mare negli occhi e Manfredonia nel cuore.