26 settembre 1976-26 settembre 2023, il passato per fare futuro

Nella ricorrenza dei 47 anni dallo scoppio della colonna di lavaggio dell’impianto di sintesi dell’ammoniaca del Petrolchimico Enichem, avvenuto a Manfredonia il 26 settembre 1976, il Coordinamento Salute e Ambiente di Manfredonia, con il patrocinio del Comune di Manfredonia, ha organizzato quattro giornate di riflessione, incentrate sui temi: della MEMORIA, dedicata alla Comunità ed in particolare ai giovani e agli studenti; dell‟ECONOMIA per sollecitare un diverso passo negli interventi per l‟area SIN e per la Città; della SALUTE, dedicata a presentare il nuovo progetto „„One
Health e Citizen Science e il caso di studio Manfredonia”; della PARTECIPAZIONE, leva fondamentale di lotta dei popoli inquinati.
Quest’anno, in particolare, parte il progetto Salute 2, ossia la seconda parte della Ricerca Partecipata. Il progetto “One Health e Citizen Science” dell‟Istituto di Fisiologia Clinica-CNR si svolgerà nei prossimi 4 anni in aree italiane ad elevata pressione ambientale, con studi di epidemiologia ambientale e con la partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità in cui sono coinvolte le realtà di Manfredonia, Marghera e Barga.

Il primo appuntamento sulla Memoria, organizzato in collaborazione con l‟IISS Toniolo di Manfredonia, si svolgerà la mattina del 26 settembre, dopo il suono delle campane che ricorderà lo scoppio del 1976, e consisterà in un incontrodibattito con gli studenti e le studentesse dell‟Istituto Toniolo: le giovani generazioni sanno poco di ciò che è accaduto in questa città nel 1976, e allora è importante formare la nuova cittadinanza attiva, non solo per far rivivere loro ciò che è accaduto, ma soprattutto perché si crei un’Alleanza tra le generazioni per disegnare insieme un futuro diverso per questa nostra Città, per il Territorio garganico. Sui veleni ancora presenti, sulla necessità delle bonifiche, verterà anche l‟incontro che si terrà il 29 settembre alle 18 presso la Sala Vailati, in cui saranno presentati i due libri sulle catastrofi
ambientali di Manfredonia e Barga scritti dalla storica fiorentina Giulia Malavasi.
La seconda iniziativa è sull’economia. Molte aziende hanno avanzato proposte economiche spesso inadeguate o scandalose e noi ci siamo trovati impreparati. Per questo è necessario stabilire alcuni criteri fondamentali che devono essere rispettati, perché questo non è un territorio qualsiasi, ma è un territorio ferito e perciò soggetto a leggi speciali.
Quarant’anni di lotte cittadine ci impongono di chiedere a gran voce lavoro, di cui tanto c‟è bisogno, ma un lavoro che porti salute e benessere e non più morte e malattia. Per questo sentiamo la necessità di una proposta condivisa di Rinascita economica e sociale del Territorio, che sarà oggetto della tavola rotonda presso la Sala Consiliare del Comune di Manfredonia il 26 settembre alle 18.
Il tema della salute sarà trattato la mattina del 30 settembre alle ore 9 nella Sala Consiliare del Comune. Per noi è fondamentale riprendere il percorso della Ricerca Partecipata, per portare a termine l’indagine iniziata nel 2015 sulla salute della popolazione di Manfredonia, sulle conseguenze dell’incidente accaduto nel 1976 che ha riversato sulla città dalle 20 alle 40 tonnellate d’arsenico e sugli effetti degli inquinanti. Che la Regione Puglia sia capofila del Progetto lo riteniamo di particolare importanza, in quanto sarà possibile, attraverso il percorso comune, che la popolazione di Manfredonia si
riprenda il ruolo di soggetto politico che aveva acquisito durante la prima fase della Ricerca Partecipata. Porsi come soggetto politico può essere infatti di fondamentale importanza nel momento in cui il nostro territorio diventa nuovamente polo attrattivo di tante iniziative economiche che non vogliamo più subire dall‟alto.
Sempre presso la Sala Consiliare, il 30 settembre alle 17 sarà protagonista la partecipazione, con le rappresentanze dei popoli inquinati (oltre a Manfredonia ci saranno delegazioni da Marghera, Barga, Venafro, Taranto e Napoli). Siamo convinti che, nonostante Manfredonia e tante altre realtà inquinate siano diventate Siti di Interesse Nazionale, gli interventi sanatori, di risarcimento, di bonifica, di rigenerazione di questi territori siano ancora molto indietro. Vogliamo che da Manfredonia parta un’unica voce, un grido di ribellione, per chiedere la partecipazione di tutte le popolazioni inquinate, pur se non incluse in aree SIN, alle decisioni sia rispetto alla bonifica dei luoghi inquinati sia rispetto alle scelte possibili delle future iniziative economiche che possono realizzarsi.
Confidiamo nella partecipazione e nella condivisione degli obiettivi, e per questo abbiamo preliminarmente approfondito programma e tematiche da trattare con il mondo dell‟associazionismo, nella speranza che queste iniziative siano il punto di partenza di una Nuova Visione, che cercheremo di portare avanti anche con l‟avvio della Casa della Salute e dell‟Ambiente, che vogliamo far vivere con attività di Ricerca, studio, formazione e vigilanza sulle questioni dell‟ambiente e della salute nel territorio.
Coordinamento Salute e Ambiente Manfredonia