Fede e religione

8 maggio, l’apparizione di San Michele Arcangelo

La Dedicazione della terza apparizione
Manfredonia/ Monte Sant”Angeli – Riguarda il nostro vescovo San Lorenzo Majorano con grande commozione e brividi di cielo puro al quale San Michele andò in sogno

La terza apparizione viene denominata anche “episodio della Dedicazione”. «Intanto i Sipontini rimanevano in dubbio su cosa fare del luogo e se si dovesse entrare nella chiesa e consacrarla». (Apparitio)

Tuttavia, nell’anno 493, dopo la vittoria, il vescovo Maiorano decise di obbedire al Celeste Protettore e di consacrare al culto la Spelonca in segno di riconoscenza, confortato anche dal parere positivo espresso da papa Gelasio I.

«Ma la notte, l’angelo del Signore, Michele, apparve al vescovo di Siponto in visione e disse: “Non è compito vostro consacrare la Basilica da me costruita. Io che l’ho fondata, io stesso l’ho consacrata. Ma voi entrate e frequentate pure questo luogo, posto sotto la mia protezione”».

Allora il vescovo Lorenzo, insieme ad altri sette vescovi pugliesi, in processione con il popolo ed il clero Sipontino, si avviò verso il luogo sacro. Durante il cammino si verificò un prodigio: alcune aquile, con le loro ali spiegate, ripararono i vescovi dai raggi del sole. Giunti alla Grotta, vi trovarono eretto un rozzo altare, coperto di un pallio vermiglio e sormontato da una Croce. Inoltre, come racconta la leggenda, nella roccia trovarono impressa l’orma del piede di San Michele.

Il santo Vescovo Maiorano vi offrì con immensa gioia il primo Divin Sacramento. Era il 29 settembre. La Grotta stessa, come unico luogo non consacrato da mani d’uomo, ha ricevuto nei secoli il titolo di “Celeste Basilica”.

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Claudio Castriotta

Poeta, scrittore e cantautore - già collaboratore con riviste di Raffaele Nigro e del docente universitario Daniele Giancane. Il miglior piazzamento ad un premio letterario è avvenuto a Firenze con un libro dedicato ai più emarginati di Manfredonia: secondo posto alle spalle del grande scrittore cattolico Vittorio Messori. Il suo primo maestro è stato Vincenzo Di Lascia, il vincitore al premio Repaci di Viareggio del 1983. Come musicista si è esibito con il cantautore Marco Giacomozzi, vincitore al Premio Tenco, nelle zone della Liguria, esattamente in prov. di Savona ad Albissola Marina . Poi in seguito dopo varie esibizioni in Toscana con altri autori, interrompe i tour per motivi di salute.

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