Politica Italia

“Vicenda Energas, il Governo è al fianco di Manfredonia”

“La netta avversione della città di Manfredonia verso questo impianto non è frutto di un
capriccio, ma la risultante di una serie di considerazioni, la prima delle quali è che crea solo
beneficio per l’azienda privata e nessuno per territorio e cittadini”.
Questo è l’incipit della replica dell’On. Antonio Tasso alla risposta del Ministro dello Sviluppo
Economico, Sen. Stefano Patuanelli, all’interno del Question Time proposto dal deputato
sipontino sulla vicenda Energas, che si trascina dal 1998.


Dopo le ultime evoluzioni della situazione e quell’incredibile “parere favorevole” rilasciato
agli inizi di novembre 2020 dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le
province BAT e Foggia – sul quale pende il ricorso della Commissione reggente il Comune di
Manfredonia di cui si attende esito – il Vice Presidente del Gruppo Misto torna a interrogare il
Ministro Patuanelli che in diretta tv dichiara: “Al di là degli aspetti tecnici, in primis deve
essere rispettato il volere dei cittadini e l’ambiente del territorio di Manfredonia”.

Una
risposta perentoria e tranquillizzante da parte dell’esponente di Governo – già comunicata in
una precedente occasione parlamentare – che sgombra il campo dai dubbi accumulati
soprattutto negli ultimi mesi.
Bisogna ancora attendere per conoscere l’evoluzione di questa annosa vicenda: sia per
l’impugnazione del parere della Soprintendenza (che, in ogni caso, conteneva anche
prescrizioni per l’azienda) e, ben più importante, il parere della Regione Puglia che dovrà dare
risconto alla richiesta della competente Direzione Generale del Mise tassativamente entro il
prossimo 29 gennaio.


Vale la pena ricordare in questa sede che il governatore della Puglia, Michele Emiliano, si è
sempre detto contrario a quest’opera, facendone una sua battaglia elettorale sul territorio.


L’auspicio è che i fatti siano consequenziali alle parole.
Come ho avuto modo di sottolineare nella mia replica al Ministro – il capogruppo del MAIE – già
sappiamo che siamo di fronte ad un’opera pericolosa in sé e per le operazioni connesse
all’attività, la cui installazione sarebbe uno sfregio ecologico per l’ambiente, a terra e a mare.

A
mio avviso, però, non si sta considerando a sufficienza la sua incompatibilità sia con il progetto
di rilancio del Porto Alti Fondali ad opera della competente Autorità Portuale, che potrebbe
rilanciare anche l’attività crocieristica, sia con la vocazione turistica di Manfredonia, da sempre
penalizzata per una caparbia e ostinata industrializzazione che, quando è avvenuta come con
l’Enichem, abbiamo visto quali danni economici e alla salute ha prodotto.
Io mi chiedo – conclude Tasso – se non abbiamo già pagato abbastanza il prezzo di un’assenza
di seria progettazione economica per il nostro territorio. Una programmazione che manca da
troppi anni ormai.

Naturalmente non ho mai creduto alla rinuncia del progetto, annunciata sui
giornali, da parte del presidente dell’azienda ma mai ufficializzata con atto formale. Cos’altro
devono sopportare ancora i manfredoniani e gli abitanti delle zone limitrofe”?


Infine, in un post sui social, il parlamentare di Manfredonia informa che ha provveduto ad
inviare una Pec al presidente Emiliano per esortare il pronunciamento negativo all’opera, ed
un’altra al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per informarlo della vicenda.

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Comunicato Stampa

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