Politica Italia

Tari, “Le ragioni di un aumento inevitabile”

Sono stati giorni difficili e concitati quelli appena trascorsi, perché sono stato costretto ad assumere, con l’Amministrazione che rappresento, una decisione sofferta e che mai in un momento delicato come questo avremmo voluto prendere: aumentare la TARI.
Siamo partiti da una proposta di adeguamento della tassa sui rifiuti del 30% per arrivare, con tagli, limature e accorgimenti vari per gravare il meno possibile sulle tasche dei contribuenti, ad un aumento che sarà in media del 15%.
La TARI è un tributo dovuto per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla comunità. Gli introiti della TARI non possono essere utilizzati o destinanti ad altre finalità. E questo voglio ribadirlo fortemente, per evitare le speculazioni di chi, invece, pensa possa servire a risanare le casse comunali.
L’adeguamento delle tariffe, stabilite per legge, è stato inevitabile poiché dovuto al maggiore costo del servizio per lo smaltimento dei rifiuti. Cosa che probabilmente in tanti ignorano, infatti, è che la tariffa del conferimento in discarica dell’indifferenziata è raddoppiata nell’ultimo anno, passando da 80 a circa 180 euro a tonnellata. Inoltre, da Manfredonia siamo costretti a trasportare la parte residua dell’indifferenziato nelle discariche del tarantino e l’umido in Lombardia. Tutto ciò ha fatto lievitare, e non di poco, i costi e questo non può che ripercuotersi sulle nostre tasche.
Immaginate se non avessimo fatto la differenziata! Avremmo portato in discarica 20mila tonnellate di rifiuti indifferenziati che a 180 euro a tonnellata avrebbero determinato un vero e proprio salasso nelle tasche di tutti noi manfredoniani. Per questo, quindi, la raccolta differenziata oltre ad essere un gesto di civiltà che ci insegna ad avere rispetto per l’ambiente, è anche un modo per economizzare i costi.
Per compiere questa battaglia culturale a Manfredonia che è appunto la raccolta differenziata, però, non abbiamo più la possibilità di avere operatori ecologici che quotidianamente spazzano le nostre strade. Ed ecco, quindi, la necessità che l’ASE assuma a breve nuovo personale per avere una città più pulita e decorosa, garantendo un servizio più efficace e degno di questa città. La nostra città.
Cosa avrebbero fatto altri al nostro posto? Purtroppo non avrebbero potuto fare nulla di diverso, perché non ci sono alternative.
Se fossi stato un irresponsabile e avessi pensato solo alla facciata politica, mi sarei guardato bene dall’andare a toccare i portafogli dei miei concittadini in un momento così critico. Avrei goduto del consenso popolare, ma avrei portato l’ASE al fallimento e la città, sempre più sporca, al dissesto. Invece, mio malgrado, ho dovuto vestire i panni dell’esattore di una tassa che, vi assicuro, non è aumentata per l’incapacità o la disonestà di noi amministratori, ma a causa di un sistema, quello dei rifiuti, che Stato e Regione attualmente rendono ancora complicato e costoso.
Onestà, onestà, onestà. Io sono stato onesto, seppur consapevole dei rischi politici a cui sarei andato incontro. Confido ora nell’onestà morale ed intellettuale di chi per un mero ritorno elettorale non può e non deve prendere in giro i cittadini. Perché i rifiuti non sono né di destra né di sinistra, non sono dei più ricchi né di una parte della città. I rifiuti sono di tutti e pertanto l’aumento della TARI è un problema non solo politico, ma sociale, che siamo stati chiamati ad affrontare con responsabilità.

 

Angelo Riccardi

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Redazione

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