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Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori delle postazioni del 118

La Federazione di Foggia di Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori delle postazioni del 118 in Capitanata. Le ragioni poste alla base delle loro azioni di lotta di questi giorni sono sacrosante: il diritto alla internalizzazione presso Sanitàservice non può riguardare solo alcune categorie professionali, ma deve essere esteso a tutte le figure lavorative del Servizio sanitario regionale. La previsione della Regione Puglia, indubbiamente positiva, di istituzione di una Agenzia Unica per la gestione di tutti i lavoratori della sanità regionale deve trovare giusta ed equa applicazione ne confronti di tutti, risultando inaccettabile ogni discriminazione e disuguaglianza.
Ogni ricatto e/o indebita pressione delle Associazioni di volontariato presso cui sono ancora oggi inquadrati queste lavoratrici e lavoratori devono pertanto essere rispediti al mittente. Non può in alcun modo accettarsi che situazioni di privilegio di cui in questi anni le varie associazioni di volontariato hanno goduto si possano frapporre al buon diritto dei volontari-lavoratori delle postazioni 118 della provincia di Foggia di vedere equiparate le proprie posizioni a quelle di altri lavoratori della Sanità pugliese, quali i medici e gli infermieri di Asl e di Ospedali Riuniti.
Rifondazione Comunista di Foggia, schierandosi senza riserva con le lavoratrici e i lavoratori in lotta, chiede che la Regione Puglia, senza ulteriore indugio, voglia fornire alla Asl Foggia tutte le necessarie indicazioni per la internalizzazione di questi lavoratori, con disposizioni aventi efficacia imperativa. Nessun ulteriore ritardo o dilazione può ormai trovare giustificazione, a fronte delle ragioni e della lotta espresse dai lavoratori stessi.
La Federazione Di Foggia di Rifondazione Comunista, anche con riferimento a questa vicenda, rammenta comunque come siano oramai decenni che la sanità pugliese si trova in una situazione di sottorganico cronico, con una gravissima carenza di personale medico e collaboratori professionali sanitari che ogni giorno di più si trova ad operare in condizioni sempre più difficili, all’interno di strutture che in larga parte e da tempo non rispondono più, con efficacia, alla domanda di sanità dei pugliesi. Decenni di tagli selvaggi, tanto dei governi di centrodestra che di centrosinistra, hanno portato a questa situazione non più sostenibile. Sarebbe ora che la Regione Puglia avviasse finalmente e organicamente le procedure per la necessaria assunzione delle migliaia di nuovi lavoratori, indispensabili per portare la sanità pugliese al raggiungimento degli standard delle regioni del nord del Paese e europei.

Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Foggia

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Redazione

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