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Riccardi attacca: “Facile dire no a tutti i progetti con la sua bella pensione”

Essere figli d’arte comporta frustrazione quando si è destinati a vivere all’ombra dei genitori poiché non se ne hanno le stesse capacità. Probabilmente ne sa qualcosa un nostro concittadino che da anni attacca il sottoscritto quasi a voler sfogare su di me un senso di rabbia repressa.Forse perché costui desiderava diventare assessore e non c’è riuscito? Forse perché aspirava a fare il sindaco e non gli è andata giù la sonora sconfitta nel 2015? O perché magari avrebbe voluto ricoprire qualche altro incarico altisonante? Una cosa è certa: il suddetto cittadino, verosimilmente accecato dall’invidia, non perde occasione per colpirmi inventando di sana pianta argomentazioni assurde e sconclusionate.L’ultimissima castroneria di questo personaggio politicamente irrilevante (che riesce a far parlare di sé solo in questo modo), è quella che io avrei autorizzato la realizzazione di un impianto della plastica nell’area ex Enichem di Monte Sant’Angelo. Semplicemente ridicolo.

Qualsiasi impianto di trattamento rifiuti è da sottoporre alla valutazione di commissioni, all’interno di un procedimento autorizzativo che si chiama PAUR. Tale procedura prevede che tutta la documentazione sia resa pubblica per essere visionata da tutti coloro che vorranno porre quesiti e muovere osservazioni.

Essere figli d’arte comporta frustrazione quando si è destinati a vivere all’ombra dei genitori poiché non se ne hanno le stesse capacità. Probabilmente ne sa qualcosa un nostro concittadino che da anni attacca il sottoscritto quasi a voler sfogare su di me un senso di rabbia repressa.
Forse perché costui desiderava diventare assessore e non c’è riuscito? Forse perché aspirava a fare il sindaco e non gli è andata giù la sonora sconfitta nel 2015? O perché magari avrebbe voluto ricoprire qualche altro incarico altisonante? Una cosa è certa: il suddetto cittadino, verosimilmente accecato dall’invidia, non perde occasione per colpirmi inventando di sana pianta argomentazioni assurde e sconclusionate.
L’ultimissima castroneria di questo personaggio politicamente irrilevante (che riesce a far parlare di sé solo in questo modo), è quella che io avrei autorizzato la realizzazione di un impianto della plastica nell’area ex Enichem di Monte Sant’Angelo. Semplicemente ridicolo.
Qualsiasi impianto di trattamento rifiuti è da sottoporre alla valutazione di commissioni, all’interno di un procedimento autorizzativo che si chiama PAUR. Tale procedura prevede che tutta la documentazione sia resa pubblica per essere visionata da tutti coloro che vorranno porre quesiti e muovere osservazioni.

Ma veniamo agli atti, che il nostro concittadino non è stato nemmeno in grado di leggere e comprendere. In via preliminare bisogna chiarire che gli impianti per il trattamento del ciclo dei rifiuti per indicazione della Regione Puglia è preferibile che vengano realizzati in aree industriali bonificate. Detto questo, passiamo a ciò che è stato deliberato davvero (e non in una mente accecata d’odio) nella seduta del Consiglio di Amministrazione dell’ASI del n. 19 del 25 agosto 2018. In pratica, ciò che è stato deciso non riguarda né l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto, né la modifica del regolamento, ma semplicemente l’assemblea dei soci (e non il sottoscritto) ha approvato un atto dovuto per legge e che consente la localizzazione di impianti di gestione di alcune tipologie di rifiuti, con particolare riferimento alle frazioni secche rivenienti dalla raccolta differenziata.
Inoltre, in data 27 agosto 2018 l’Assemblea Generale dell’ASI (non Angelo Riccardi), con la partecipazione di: Amministrazione Provinciale di Foggia, Comune di Foggia, Comune di Manfredonia, Comune di Cerignola, Comune di San Severo, Comune di Lucera , Comune di Monte Sant’Angelo, Comune di Bovino, Camera di Commercio -CCIAA di Foggia, Confindustria di Capitanata, Confapi di Foggia e Confesercenti, e con voto unanime dei partecipanti, ha introdotto la seguente modifica: di integrare il Regolamento in premessa indicato con introduzione del comma 22 bis: “Per la localizzazione degli impianti ambientali per il trattamento delle frazioni secche di rifiuto da raccolta differenziata (carta, plastica, vetro, metalli, ecc.), nell’agglomerato di Manfredonia – Monte Sant’Angelo, non si applicano i limiti di cui ai commi 21 e 22”. Nel merito, il comune di Monte Sant’Angelo ha chiesto ad ASI di rimuovere il vincolo delle distanze previste dal regolamento consortile, per evidenti contrasti con le norme di riferimento e per la ragione che nel sito non vi erano realtà del settore agroalimentare insediate.
In parole povere, l’ASI ha regolarizzato la propria posizione che era in difetto nei confronti della normativa italiana. Se poi questo nostro concittadino pensa che possiamo vivere al di sopra della norme previste, allora lo dicesse in maniera chiara, anziché prendere tutti in giro con discorsi sulla legalità che a questo punto risulterebbero falsi ed ipocriti.
Ma vi dirò di più! A quanto pare questo nostro concittadino ha il no facile a qualsiasi tipo di progetto, senza nemmeno conoscerlo, ma pontificando da vero ignorante in materia, che parla del nulla cosmico e cerca di farlo passare come verità biblica. È ovvio che nessun impianto potrà essere realizzato se produce danni all’ambiente e alla salute, e soprattutto senza la partecipazione condivisa della nostra comunità. Questa voglia di urlare a prescindere il proprio disappunto, che inibisce qualsiasi processo economico e continua a rendere questa terra desertificata da ogni attività lavorativa, probabilmente nasce dal fatto che il nostro concittadino con la sua bella pensione ha la pancia piena 365 giorni all’anno e non è minimamente preoccupato di come il resto della popolazione possa fare per arrivare a fine mese. Tra l’altro, forse non fa nemmeno la differenziata visto che si scandalizza quando si parla di impianti di riciclo dei rifiuti.


Ma la cosa che più di tutte mi fa rabbrividire è che ha fatto credere a tutti che l’odio personale nei miei confronti fosse di natura politica, causato dalla mia appartenenza ad un partito che si è vantato di aver combattuto in tutti i modi possibili in questi anni. Ed ora invece non ci ha pensato due volte a coalizzarsi con quello stesso partito e sta vergognosamente beffando l’intera città, sedendo compiaciuto nella stessa coalizione dei vecchi che vogliono passare per nuovi, nella speranza di riportarli al governo di Manfredonia.
Se queste sono le premesse dell’attuale campagna elettorale, senza nessuna visione del futuro e alimentata soltanto da rancore, con persone messe insieme dalla sete di potere nonostante le evidenti difficoltà di una città che viene fuori da due anni di inutile commissariamento, allora la vedo molto… ma molto dura.

Angelo Riccardi

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Comunicato Stampa

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