Politica Italia

“Regione Puglia, ennesimo squilibrio di opere, investimenti e servizi per la Capitanata”

L’altro ieri è tenuta una conferenza stampa della FAST-CONFSAL, sull’adottato Piano Attuativo 2021-2030 (PA) PRT della Regione Puglia, aperta alla partecipazione di rappresentanti istituzionali, forze politiche e sindacali. Tra i numerosi temi e settori trattati, in tema di mobilità in Capitanata c’è stata anche la modalità stradale. In tale settore gli argomenti approfonditi sono stati l’incidentalità stradale e i ritardi nell’apertura di cantieri sui numerose strade con risorse disponibili da anni ma senza lavori avviati. Sono emerse rilevanti e drammatiche penalità per i cittadini della Capitanata con: i più alti livelli di gravità, lesività e mortalità stradale nonché anche con le più alte tariffe RC auto in Puglia.

“Nel Piano attuativo adottato dalla Regione Puglia, oltre a registrare l’ennesimo squilibrio nella programmazione di opere, investimenti e servizi a svantaggio del territorio regionale più debole dal punto di vista socio economico la Capitanata, c’è l’aggravante di non ritrovare valide strategie e concrete azioni tese al riequilibrio dai mezzi privati a quelli pubblici se non con l’integrazione tariffaria, che in Puglia esisteva ed è stata colpevolmente abbandonata e annullata – afferma Pasquale Cataneo referente foggiano di Equità Territoriale– mentre sul versante della priorità sono ben evidenziate nel PA le strade più pericolose in Puglia tra cui la Tangenziale foggiana e la SS. 16 a nord di Foggia che, seppur entrambe commissariate, registrano ritardi nell’attivazioni dei cantieri e un’incomprensibile inadeguata previsione progettuale,[1] situazioni che abbiamo già denunciato in questi ultimi due anni.“

La “disattenzione”, a livello regionale, per la Capitanata e per le sue aree interne, in questo settore modale , è comprovata anche da quanto avvenuto con la Strada Regionale 1 ‘Subappenninica’ rimasta dormiente per decenni, “risvegliata” solo grazie al CIS Capitanata. Il PA 2021–2030 (progetti n. s5/s5a) recepisce la realizzazione di questa arteria collegando il casello autostradale di Candela A16 e quello di Poggio Imperiale A14, intercettando quasi tutti i comuni dell’Area Interna Monti Dauni destinataria di un primo finanziamento FSC 21-27 da 50 M€ sul 1° lotto.

“Come si evince dai dati ISTAT in Puglia l’81,5% degli incidenti stradali è concentrato nelle aree urbane e nelle cd. “cinture”. Non si comprende perché, pur se nell’adottato PA è riportato che per la Tangenziale di Foggia sono computati 232 incidenti, 456 feriti, 25 decessi, sono previsti SOLO interventi di manutenzione con caratteristiche sez. di tipo C1 -D.M. 5/11/2001- (una corsia con banchina per senso di marcia) ai fini del recupero funzionale mentre, prima del definanziamento da noi denunciato di 70 mln€ effettuato nel 2020, era di tipo B1 -(doppia carreggiata con due corsie per senso di marcia, spartitraffico centrale e viabilità di servizio) – sottolinea Cataneo che inoltre precisa – anche per la SS. 16 nord, che il PA censisce con 125 incidenti, 266 feriti, 35 decessi, la Foggia-San Severo è SOLO di tipo C1 con l’aggiunta di complanari, per separare il traffico locale da quello di attraversamento.”

Eppure oculatamente per la SS. 100 Massafra-Gioia del Colle, pur con dati un po’ meno cruenti: 118 incidenti, 244 feriti, 16 decessi è previsto il completamento funzionale e messa in sicurezza per circa 22 km con sez. di tipo B1…. A Foggia e in Capitanata, che pure hanno dati più gravi, non è prevista la stessa tipologia di strada!

“I dati già drammatici contenuti, da pag. 354 a pag. 357 della Relazione generale PA, negli ultimi mesi sono aumentati con ancor più alti indici di lesività, incidentalità e mortalità stradale in Capitanata. Come Movimento Equità Territoriale – chiosa l’esponente meridionalista foggiano – chiederemo un incontro al nuovo prefetto di Foggia, che si è dichiarato disponibile all’ascolto delle problematiche territoriali e dei cittadini, per rappresentare questa inaccettabile situazione ed altre emergenti dal PA sottolineando come, per i foggiani che pagano già cara l’RC Auto, oltre ai danni evidenziati si aggiunge la beffa di avere le tariffe più alte in Puglia (+45% rispetto a quella più bassa, Lecce) e tra le più alte in Italia: sop u’ cutt l’acq vullt!”

  Circolo Tavoliere Monti Dauni di Foggia


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Comunicato Stampa

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