Fede e religione

Parliamo Manfredoniano: “Madònne de Sepònde”

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È da tempo immemorabile invocata e venerata come Protettrice della città di Manfredonia. Tutti i Manfredoniani (tranne ovviamente i seguaci di altre religioni) si sentono suoi figli, anche i cattolici più tiepidi.
il nome della Vergine, Madònne de Sepònde, oltre che come santa invocazione, viene  spesso usata quale spontanea esclamazione per esprimere meraviglia, sorpresa, o ammirazione in alternativa al più breve Sante Mattöje = Santo Matteoo per precedere il rafforzativo Gése Crìste müje = Gesù Cristo mio,

Nella parlata veloce si abbrevia in Madòn-sepònde.
‘U quédre ‘a Madòn-sepònde  = Il quadro della Madonna di Siponto.

Mi piace riportare la descrizione storica – che rivela tanti particolari finora  ignorati – fatta da Fra Tommaso Rignanese, ofm:

«L’icona della Madonna detta di Siponto, prende il nome dall’antica Siponto, dove fin dai tempi apostolici era presente una comunità cristiana che ha nutrito devozione alla Madre di Dio.

È stata dipinta tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo, anche se una tradizione orale la fa risalire ad una delle tre copie di un’immagine venerata a Costantinopoli, ordinate da San Lorenzo Maiorano all’imperatore Zenone nel VI secolo.

Prima di essere trasferita definitivamente nella Cattedrale di Manfredonia il 1973, l’icona era collocata nella attuale basilica di Santa Maria di Siponto, la quale è stata la protocattedrale della diocesi Sipontina.

La venerata icona è stata notevolmente danneggiata da un incendio nel 1872. Quanto possiamo attualmente ammirare è frutto di pesanti ridipinture che ne hanno stravolto lo schema iconografico originale, che fa capo all’icona della Vergine di Andria. Le parti rimaste integre sono il viso della Vergine ed i quattro santi laterali.
La Madonna si presenta a noi come Hodegitria , cioè come colei che con la sua mano destra ci indica la via di Gesù Cristo ed indossa un maphorion azzurro con bordi dorati.»

Il Bambino Gesù sta sulle braccia della Madre, come su di un trono, veste una tunica bianca con un himation semi indossato rosato. La mano sinistra di Gesù poggia su quella della Vergine (non ha il rotolo della Parola di Dio come quella di Pulsano) mentre la destra benedice alla greca. Le gambe del Bambino sono unite (diversamente al gruppo di icone che fa capo ad Andria), i piedi sono scalzi a significare la Kenosis, cioè l’abbassamento di Dio che si fa uomo.
L’icona della Madonna di Siponto è solennemente festeggiata il 31 Agosto, ed attualmente molto venerata a Manfredonia.

Nella festa della Madonna di Siponto 2010, l’Arcivescovo Mons. Michele Castoro ha annunciato l’ imminente restauro dell’icona sipontina.

fra Tommaso Rignanese ofm»

Per la cronaca, questo  quarto restauro (dopo l’incendio del 1872, fu restaurato la prima volta nel 1898; la seconda volta nel 1927 in Vaticano; la terza volta del 1964 per mano dell’artista manfredoniano Aronne Del Vecchio) fu eseguito in tempi brevi, e il Quadro rientrò a Manfredonia il 31 maggio 2011.  Le operazioni, furono condotte dalla ditta ‘Alfa Restauri’ di Bari.

fonte: https://www.parliamomanfredoniano.it/madonne-de-seponde/

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