Cronaca Capitanata

Operazione Chorus, i nomi degli arrestati

Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, dopo una “tempestiva indagine” coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno effettuato alle prime luci dell’alba una vasta operazione di polizia giudiziaria denominata ‘Chorus‘ nei riguardi dei responsabili di attentati incendiari a danno di esercizi commerciali di Foggia, estorsioni, rapine, armi e tentato omicidio.

Lo rende noto in un comunicato il Comando provinciale dei Carabinieri di Foggia sottolineando che sono stati eseguiti “numerosi arresti“. Positivo il giudizio del presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra: “Anche a Foggia si dimostra che lo Stato si fa rispettare. In Capitanata la quarta mafia ha preso una bella botta. Oggi è un bel giorno!”.

Nei comuni di Foggia e Vieste sono state arrestate cinque persone, ritenute responsabili dei reati di fabbricazione e di detenzione di ordigni, rapine, porto e detenzione di armi illegali. Nel dettaglio sono state eseguite due ordinanze cautelari nei confronti di tre soggetti: Colucci Vincenzo classe 99, Perekhodko Sergio classe 98, Carbone Pasquale classe 97; a loro vengono contestate le rapine avvenute in città ai danni del bar Terzo Millennio (25 aprile 2016) e alla tabaccheria di via Leone XIII (29 novembre 2017).

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Notarangelo Michele, classe 96, per possesso illegale di micidiale materiale esplosivo e Pinto Michele classe 95, e per Ninni Pasquale, classe 93, sopreso a custodire cinque micidiali ordigni di fabbricazione artigianale.

Nel comune di Foggia, la Polizia ha eseguito sette misure applicative di custodia cautelare, emesse dal Gip di Foggia, per reati di incendio, estorsione e detenzione di armi. Quattro misure cautelari in carcere nei confronti: Di Fiore AleandroDi Fiore RaffaelePerdonò Vito Francesco e Dell’Anno Raffaella.

Un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare è stata emessa nei confronti di Monti Davide per atti indimidatori nei confronti della friggitoria Mordi e gusta e della profumeria Gattullo. Dalle indagini è emerso che il Monti era solito frequentare il giovane Rocco Moretti, figlio di Pasquale Moretti, e nipote di Rocco, elemento di spicco della criminalità organizzata foggiana. Complice delle intimidazioni era anche Procaccini Abramo, nato a Foggia, classe 1995, sarebbe stato lui a piazzare gli ordigni esplosivi.

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata, inoltre, emessa per: Bruno Gianfranco, detto il primitivo (elemento di spicco del clan Moretti-Pellegrino), Bruno AntonioPiscitelli Antonio Carmine e Ricco Giuseppe, facente capo al clan camorristico della famiglia Panico.

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Redazione

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