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Nasce “Laguna del Re”: è il nome scelto dai cittadini per l’ex Valle da pesca di Manfredonia

“Laguna del Re” è il nome scelto dai cittadini per l’ex Valle da pesca di Manfredonia.

“Laguna del Re”

Si è concluso il sondaggio pubblico lanciato a giugno in collaborazione con la testata online “Il Sipontino.net” per la scelta del nome della nuova oasi alle porte del centro garganico, a cui hanno partecipato 791 persone. Cinque erano le proposte presentate: Laguna del Re, Paludi dell’Imperatore, Foce del Candelaro, Riservetta di Siponto, Torre degli Sciali. Il 49,4% ha scelto “Laguna del Re”, nome che riprende la caratteristica naturalistica dell’area, una laguna costiera collegata con il mare, ma anche il riferimento al Re Manfredi, simbolo storico-culturale di questi territori. Seguono a distanza le altre proposte: Paludi dell’Imperatore 20,4%, Foce del Candelaro 10,9%, Riservetta di Siponto 10,4%, Torre degli Sciali 9%.

Risultati sondaggio

L’area è stata riqualificata negli anni scorsi grazie al progetto LIFE “Zone Umide Sipontine”, finanziato dall’Unione europea e condotto con successo da Regione Puglia, Consorzio per la Bonifica della Capitanata e Centro Studi Naturalistici ONLUS che curerà la gestione dell’oasi. Si è trattato di un importante intervento, tra i più significativi in Italia, che non solo ha visto la riqualificazione naturalistica dell’area ma ha anche permesso il ripristino della legalità all’interno di una proprietà pubblica, rientrante anche nel Parco Nazionale del Gargano, che da anni era occupata da diversi manufatti abusivi. La rinaturalizzazione infatti è consistita anche nella demolizione delle strutture abusive e nella riorganizzazione delle attività al suo interno grazie al coinvolgimento degli agricoltori concessionari presenti nell’area che saranno la vera forza dell’oasi.

Di grande interesse è il sito dove si è intervenuto, localizzato presso la foce del Candelaro; la presenza di zone umide rappresenta infatti un determinante effetto mitigatore dell’inquinamento (fitodepurazione delle acque) e degli eventi idrogeologici (alluvioni, esondazioni etc.) che possono rappresentare un pericolo diretto per la vita umana.L’oasi è stata inoltre dotata di strutture per la fruizione naturalistica quali altane, capanno e passerella, ed è di prossima realizzazione un piccolo centro visite per l’accoglienza di visitatori, studenti, birdwatcher e fotografi. L’obiettivo è di aprirla al pubblico nella primavera del 2021, ma già nelle prossime settimane si organizzeranno visite guidate su prenotazione.

L’obiettivo del CSN ONLUS è quello di realizzare il primo “hub naturalistico” d’Italia, infatti è già partita la collaborazione fra enti pubblici, associazioni, studenti, agricoltori ed imprenditori locali per far sì che l’area diventi un punto di riferimento per lo sviluppo turistico di questa parte del Gargano.

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Redazione

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