Mangas, un canale specializzato in anime che l’Italia si sogna!
Dal 1996 Mangas trasmette anime in Francia senza mai chiudere, mentre in Italia esperienze come IT, Cooltoon e Hiro sono finite presto.

Quando in Francia accendi la TV e trovi ancora Ken il guerriero, City Hunter o Ranma ½, non è un colpo di fortuna: è l’effetto di una promessa mantenuta ogni giorno da Mangas – la chaîne 100% japanime. Il canale nasce il 2 aprile 1996 come AB Cartoons dentro il bouquet AB Sat, per dare una casa permanente all’animazione giapponese esplosa negli anni di Club Dorothée. Nel 1998 cambia nome in Mangas: una svolta editoriale che sposta il baricentro dal “canale per ragazzi” a un luogo pensato anche per adolescenti e adulti cresciuti con quegli eroi, recuperando perfino il logo del mensile D.MANGAS dell’orbita Dorothée. È qui che la nostalgia diventa linguaggio presente. Continuate a leggere che vi presentiamo questa chicca televisiva che noi italiani (per ora) ci sogniamo.
Mangas: l’eccellenza e il confronto con l’Italia
La tenuta industriale conta. Nel 2017 il gruppo AB viene acquistato da Mediawan in un’operazione da circa 270 milioni di euro: Mangas passa così sotto l’ombrello Mediawan Thematics senza snaturarsi, conservando un’identità ferrea che il pubblico riconosce da decenni. Governance più solida, linea invariata. Cosa significa “linea invariata”? Significa che Mangas si definisce ufficialmente “LA CHAÎNE 100% JAPANIME!” e promette due cose in apparenza opposte ma complementari: classici rimasterizzati e non censurati e finestre di attualità in simulcast (VOSTFR). Il risultato è un palinsesto dove il rito dei cult convive con l’adesso, senza che l’uno divori l’altro. È televisione come rito, non solo catalogo. La distribuzione, capillare, trasforma la promessa in abitudine: Mangas è in streaming legale su Molotov TV è presente via satellite e in chiaro promozionale a finestre sulla Freebox al canale 90 (in Francia ovviamente). La reperibilità stabile alimenta il “focolare” quotidiano: accendi e ritrovi. Sul piano editoriale la storia di Mangas è anche una storia di cura. Dalle repliche “filologiche” ai restauri in HD di serie simbolo come Ranma ½, fino alle finestre J+1 introdotte nel 2013 mentre in Francia nasceva il concorrente J-One specializzato in simulcast: Mangas non soccombe alla modernità, ma riesce a sopravvivere scegliendo di essere prima di tutto custode competente e poi vetrina dell’attualità. Custodire non è conservare: è risvegliare. E l’Italia? Qui i progetti non hanno tenuto il passo. Italia Teen Television (coproduzione Mediaset–Sky) si accende nel 2003 e si spegne il 1° gennaio 2006 per mancato rinnovo del contratto con Sky: un congedo contrattuale prima ancora che culturale. Cooltoon (inizialmente Cultoon) nasce nel 2007 su Sky come canale a forte impronta anime e chiude nel 2011. Hiro parte nel 2008 su Mediaset Premium, sparisce dal lineare nell’estate 2011 e prosegue solo on-demand fino alla chiusura del 2013. Man-ga, lanciato nel 2010 su Sky, ha rappresentato l’esperienza più longeva; oggi, secondo documenti e cronache recenti, sta tornando sul digitale terrestre alla LCN 236 con editore Yamato S.r.l.: il rientro è dato da più notizie sul web come imminente o in corso di attivazione, benché i dettagli di palinsesto e data di partenza restino in via di definizione. Se davvero ripartirà, il nodo sarà l’identità, non la frequenza. Ecco allora la differenza profonda. In Francia, Mangas ha trattato gli anime come patrimonio pop: versioni integrali, master aggiornati, appuntamenti riconoscibili, “simulcast senza isterie”. In Italia i canali hanno oscillato tra censure, repliche disordinate e continui cambi d’abito. Mangas è ancora vivo come canale dopo quasi 30 anni perché non insegue la moda: cura l’abitudine. Nel suo equilibrio tra memoria e novità c’è il segreto di una longevità e un’area di diffusione che supera la Francia per abbracciare Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Monaco, Libano e parte dell’Africa francofona. Se Man-ga tornerà davvero sul 236, la lezione è sotto gli occhi: trattare i “cartoni” come eroi, rimettere a nuovo i classici e rispettare appuntamenti fissati dal palinsesto. Perché il rito, quando è onorato, non invecchia. E Mangas lo dimostra ogni giorno.
