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Lockdown: gli italiani sono ingrassati (in media) di 2 kg

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Scatta la guerra alla bilancia per gli italiani che sono ingrassati di almeno un paio di chili dopo due mesi trascorsi tra la cucina ed il salotto, anche in concomitanza delle feste, senza la possibilità di fare attività fisica a causa dal lockdown. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti in occasione dell’avvio della Fase 2 sui dati dei consumi nazionali di Ismea che hanno visto crescere del 18% la spesa di cibo finita sulle tavole del Belpaese.

C’è stato un vero e proprio boom del cosiddetto ‘comfort food’ ricco di calorie con – sottolinea la Coldiretti – una ordalia di zuccheri, grassi e carboidrati: +150% farine e semole, +14% pane, crackers e grissini, +7% pasta e gnocchi, +38% impasti base e pizze, +13% dolci, +24% primi piatti pronti oltre al +37% di olio semi usato per fritture di ogni tipo, dolci e salate nel periodo compreso tra il 16 marzo ed il 12 aprile, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’effetto del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche è aggravato dal fatto che – sottolinea la Coldiretti – l’abbuffata è stata accompagnata dalla sospensione di qualsiasi attività sportiva e da una maggiore sedentarietà per la chiusura forzata in casa che ha ridotto il movimento fisico e favorito l’accumulo di peso. Un fenomeno diffuso che ha generato anche l’ironia del web dove si trovano vignette umoristiche legate al lockdown come quella che raffigura una bilancia con sopra scritto: “Sali pure, andrà tutto bene”.

Con l’inizio della Fase 2, che permette passeggiate e allenamenti singoli, con il via libera a runner e ciclisti, la perdita di peso diventa dunque un obiettivo prioritario per il 47% degli italiani che secondo Coldiretti/Ixè sono attenti alla dieta per mantenersi in forma. Un aiuto in questa stagione viene dalla grande disponibilità lungo tutta la Penisola di frutta e verdura che garantisce anche una riserva naturale di vitamine consigliata anche dall’ISS che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza COVID-19, invita proprio ad “aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta” con “più frutta e verdura e piu’ legumi in ogni pasto della giornata”. In questa stagione – continua la Coldiretti – grazie alla conformazione dell’Italia che permette coltivazioni differenziate da sud a nord con il progredire della stagione calda si trovano quasi tutte le verdure: dagli spinaci alla cicoria, dalle zucchine all’insalata, dai peperoni alle melanzane, dalle cipolle ai pisellini freschi, dagli asparagi ai fagiolini.

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