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“Contro le falsità, il dovere della responsabilità”

Il clima di menzogne, di falsità e di irresponsabilità, che i soliti personaggi stanno creando, supera ogni limite ed è necessario porre un argine, per fare chiarezza e consentire ai cittadini di valutare i fatti e non le calunnie.
Secondo i distillatori di veleni, il risultato del referendum comunale consultivo del 13 novembre scorso, sull’Energas, ha tanti padri, tranne uno: il sindaco.
Al contrario di ciò che affermano gli esperti in chiacchiere, ho compiuto azioni tangibili per prevenire i rischi che comporta lo stoccaggio e la movimentazione del GPL: la Giunta ha proposto al Consiglio comunale atti concreti per bloccare l’insediamento; nel corso della campagna referendaria mi sono impegnato in prima persona e ho contribuito alla grande affermazione del No; in qualità di sindaco di Manfredonia ho presentato ricorso alla Commissione Europea per tutelare la sicurezza della popolazione; ho chiesto, inoltre, al Presidente del consiglio Matteo Renzi di tener presente la volontà dei cittadini manifestata nel referendum del 13 novembre.
Per i ladri di verità tutto questo non conta, anzi. Hanno fatto credere ai cittadini che votando No al referendum costituzionale del 4 dicembre si sarebbe risolta la questione Energas, perché lo Stato non avrebbe avuto potere esclusivo in materia energetica. È un’altra falsità. Per i falsificatori, il referendum del 4 dicembre l’ha perso il sindaco. Quando si vince, vincono loro. Quando si perde, perdo io. Loro vincono sempre, in pratica.
Ora che ha vinto il No, la questione Energas non è affatto risolta. Con le dimissioni del governo Renzi, che aveva preso l’impegno di rispettare la volontà dei cittadini di Manfredonia, occorre la massima attenzione perché sarà sempre il Governo a decidere. Io continuerò a lottare per impedire l’ubicazione dell’impianto nel nostro territorio, perché il No al referendum costituzionale non garantisce nulla.
La questione Energas si colloca nel più grande contesto dei molteplici e complessi problemi che l’Amministrazione comunale affronta e deve affrontare per il governo della Città. Pongo, pertanto, all’attenzione delle forze politiche e dei consiglieri comunali, l’urgenza di una riflessione comune sul rispetto degli impegni programmatici e politici che derivano dal mandato elettorale a cui tutti siamo tenuti, consapevoli dell’importanza dei problemi che dobbiamo risolvere.
Rispetto all’impegno che abbiamo assunto con gli elettori, non possono esservi defezioni o distrazioni. Sono pronto ad ascoltare tutte le ragioni, ma tutti devono convergere verso l’obiettivo di recuperare la necessaria coesione per l’attuazione del programma amministrativo.
E’ necessario, a questo punto, capire chi vuole sostenere con lealtà e chiarezza l’Amministrazione che rappresento. Dopo circa 18 mesi dall’insediamento, il programma che abbiamo proposto ai cittadini è stato in parte realizzato, molte attività sono state compiute, altre sono in corso di realizzazione. Molto resta da fare. Anche attraverso i cantieri aperti, tutti possono vedere quanto stiamo facendo per rendere competitiva la nostra città, pur nei limiti imposti dalle criticità del bilancio comunale, il cui assestamento non consente di far fronte a tutte le esigenze.
La crescita della nostra città deve passare necessariamente attraverso un impegno comune della compagine che condivide non soltanto il programma proposto ai cittadini, ma anche significati e responsabilità.
Io mi assumo le mie responsabilità e sono pronto a fare la mia parte. Per il bene di Manfredonia.
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Redazione

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