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Il turismo fa rete: Gargano Ok cresce del 100%

Da 35 a 60 consorziati in un anno, con una crescita che sfiora il 100%: il Gargano fa squadra, lo fa con il Consorzio degli Operatori Turistici “Gargano ok”. “Cosa sta cambiando in questo territorio? Tutto. Stiamo imparando davvero che l’unione fa la forza. E lo stiamo imparando grazie ai risultati ottenuti”, ha commentato Bruno Zangardi, presidente del sodalizio, a conclusione dell’ultima riunione dell’Assemblea dei Soci durante la quale sono state ratificate le prime nuove adesioni; nella prossima e ultima riunione dell’anno, entro la fine di dicembre, ne saranno ufficializzate altre ancora, fino a portare il conto a 60 imprese del territorio.

Già, i risultati: nel 2019, Gargano Ok arriverà a spegnere le sue prime 10 candeline. Nato nel 2009, a differenza di tanti altri consorzi si è rafforzato di anno in anno, fino all’exploit degli ultimi 12 mesi. Dentro, ci sono aziende ricettive, imprese di servizi(solo una per ogni diversa tipologia) eproduttori enogastronomici d’eccellenza di 16 diverse località: Monte Sant’Angelo, Rodi Garganico, Peschici, San Giovanni Rotondo,Vico del Gargano, Vieste, Isole Tremiti, Manfredonia, San Nicandro Garganico, Apricena, Foggia, San Marco in Lamis, Ischitella, Poggio Imperiale, Bovino (Monti Dauni) eTermoli (Molise).

IL CAMBIO DI PROSPETTIVA: DALL’ENTROTERRA VERSO IL MARE. “Facciamo affari, non politica né campanilismo”, ha spiegato Zangardi. “Al primo punto del nostro statuto c’è un principio inderogabile: si parte dalla promozione del territorio, non dal singolo interesse della singola impresa.Si promuovono il Gargano e la provincia di Foggia, non i singoli paesi. Si fa rete, perché questo significa amplificare la propria voce, risparmiare sulle forniture e i costi di gestione, scambiarsi servizi, mappare e cogliere le opportunità, offrire letteralmente mari e monti, accoglienza e qualità, una e più esperienze del territorio a 360 gradi sul binario natura-cultura e sapori”, ha aggiunto Zangardi. “Stiamo capovolgendo la prospettiva: prima si pensava che solo dal maresi potessero portare turisti verso l’entroterra. Non è così, perché il vantaggio è biunivoco: entroterrae mare sono un tutt’uno; la Grotta di San Michele e le grotte marine sono differenti, ma ugualmente meravigliose e capaci di essere un attrattore ancora più potente se integrate in una o più offerte turistiche integrate”.

“10MILA POSTI LETTO”.Insieme, le strutture ricettive del consorzio gestiscono oltre 10mila posti letto. Grazie alle aziende di servizio in esso presenti, il Consorzio è pressoché autonomo per quanto riguarda i trasporti, i mezzi e la logistica per le escursioni, l’ideazione e la produzione di materiali per la promozione e il marketing, la creazione e vendita di pacchetti turisticisu misura, l’approvvigionamento a km zero delle eccellenze enogastronomiche, l’organizzazione di educational e tour indirizzati a buyer, tour operator internazionali, giornalisti.

NUOVI ITINERARI, DESTAGIONALIZZAZIONE.“La destagionalizzazione la facciamo davvero, non è soltanto una bella parola”, ha spiegato Zangardi. “Stiamo alimentando una domanda crescente, quella di chi viaggia tutto l’anno e vuole non la solo la spiaggia o la montagna, ma un’esperienza coinvolgente, un’immersione vera nell’identità di un territorio. Per fare un esempio: crescono gli arrivi e i pernottamenti di chi fa base a Monte Sant’Angelo o a San Giovanni Rotondo per poi muoversi verso le altre località interne e costiere del Gargano. Da soli non siamo nessuno, insieme siamo una forza, ma la nostra forza è il territorio, tutta la provincia, con un ruolo crescente di Foggia e dell’entroterra non solo garganico, ma anche dei Monti Dauni”.

“STA CAMBIANDO LA MENTALITA’”. “E’ in atto un vero e proprio cambiamento culturale. Il propellente di questo cambiamento sono soprattutto i giovani, i figli degli operatori turistici che sono stati fuori, hanno studiato e conosciuto il mondo. Stanno migliorando la qualità e la internazionalizzazione della loro offerta. Sta migliorando la qualità dell’accoglienza, la varietà e il livello innovativo dei servizi, si sta innalzando il livello medio dell’offerta turistica più in generale, nelle strutture, nei ristoranti, nei servizi di guida e nella promozione del territorio. Tutto questo è fondamentale, al pari di ampliare i nostri orizzonti fortemente direzionati verso la promozione dell’entroterra, perché la concorrenza dall’estero si sta rafforzando. Se siamo riusciti a evitare il tracollo registrato nel Salento, è proprio perché questi cambiamenti sono in atto già da tempo e vanno rafforzati, incrementati e incoraggiati ulteriormente”, ha concluso Zangardi.

 

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Redazione

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