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Il teatro “Dalla” ritorna in scena e “respIRA” con un anno di teatro che si fa respiro collettivo. Sottoscritti già 115 abbonamenti al buio

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Il teatro “Dalla” ritorna in scena e “respIRA” con un anno di teatro che si fa respiro collettivo. Sottoscritti già 115 abbonamenti al buio

Un teatro che si fa respiro condiviso, fiato collettivo, consapevolezza ribelle che coltiva il desiderio di cambiare tutto. È questo il senso più profondo di “respIRA”, la nuova stagione teatrale del Teatro Comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia. Il cartellone, presentato ieri sera in un incontro aperto alla città e alla stampa, è ideato e sostenuto dal Comune di Manfredonia, da Puglia Culture e da Bottega degli Apocrifi, con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.

Da fine ottobre al prossimo aprile 2026 sono in programma trentasei titoli, fra cui quindici appuntamenti con la prosa, di cui quattro esclusive regionali; dieci spettacoli domenicali dedicati alle famiglie, quattordici spettacoli mattutini per un totale di ventuno repliche per le scuole, a cui si aggiungono un’orazione civile, una festa di comunità per le famiglie e i giovani spettatori, sette laboratori teatrali, un corso di formazione per gli insegnanti e un percorso di formazione per il pubblico.

La stagione è partita con un patto di fiducia vinto con la comunità teatrale del “Dalla”. A distanza di una settimana dal lancio della chiamata pubblica per sottoscrivere un abbonamento al buio, che proponeva una riduzione del costo dell’abbonamento ai primi 100 spettatori, l’operazione è andata oltre le più rosee aspettative con ben 115 spettatori che hanno deciso di sottoscriverlo prima della presentazione pubblica del cartellone.

«Il teatro è tenere il fiato sospeso, per più di qualche secondo e poi assieme respirare. Perché quando la vita intorno si fa crudele, serve un cuore allargato e un fiato collettivo, serve quell’ira che non ci fa mollare, che prima che sia troppo tardi ci ricorda: respIRA», le parole direttore artistico della Bottega degli Apocrifi, Cosimo Severo.

«Questa stagione di prosa è un battito, un respiro che si fa voce, corpo, luce. “respIRA” è anche un atto politico, scegliere di non voltarsi dall’altra parte, di restare, di respirare anche quando manca l’aria. È il teatro che si fa polmone della città, che inspira il dolore ed espira speranza», dichiara il Presidente di Puglia Culture, Paolo Ponzio

«La nuova stagione del Dalla è un atto di fiducia nella forza delle arti sceniche e nella capacità di una comunità di riconoscersi attorno a un palco. È la promessa che, ancora una volta, le luci del Lucio Dalla si accenderanno per trasformare le serate in occasioni di incontro, crescita e futuro condiviso», dichiarano il Sindaco di Manfredonia, Domenico la Marca; e l’assessora alla cultura, Maria Teresa Valente.

Il tempo di “respIRA” per Teatro Comunale “Lucio Dalla” e la Bottega degli Apocrifi sarà anche un tempo di fioritura, produzione e condivisione grazie al riconoscimento del Ministero della Cultura come Centro di produzione per l’infanzia e la gioventù di Capienza 200. Il Centro di produzione, dedicato all’infanzia e alla gioventù, trasformerà il “Dalla” in un laboratorio permanente per la scena dedicata ai più giovani. È anche per questo motivo che l’offerta di “respIRA” quest’anno fortifica non soltanto la proposta della prosa, ma soprattutto la programmazione domenicale, quella dedicata alle scuole e i percorsi di formazione per le comunità educanti.

LA PROSA |

La prosa di “respIRA” è un inno alla diversità, alla complessità, alla possibilità di fidarsi del gesto teatrale per scandagliare il tempo presente. Un invito, un percorso collettivo pensato per la città, una mano tesa nei confronti dello spettatore per stringere una relazione intima con gli attori, i testi, le parole e le nuove drammaturgie del contemporaneo. Una stagione popolare che vuole parlare ostinatamente a tutti, nata dalla voglia di indagare il mondo di oggi attraverso il teatro: miracolo antico fatto di corpi e parole, magia fragilissima che si oppone con forza ostinata a questo mondo in fiamme. 

La tradizione e l’innovazione, i grandi classici del teatro e le pagine dei romanzi più amati della letteratura, la drammaturgia contemporanea e la danza: “respIRA” è una stagione di sintesi e visione, lungimiranza e desiderio, sguardo intimo e politico. 

L’apertura e la chiusura, come un passaggio di testimone fra diversi sguardi generazionali, sono affidate a un maestro e una giovane voce dello scenario teatrale italiano. 

A trent’anni anni dal debutto, Gabriele Vacis il 15 novembre apre il nuovo anno teatrale del “Dalla” con una rilettura di “Novecento”, uno spettacolo tratto dal celebre monologo di Alessandro Baricco. Il testo, scritto da Baricco per Vacis e Eugenio Allegri, verrà riletto in scena dal regista torinese e dagli attori di PoEM in un racconto che ripercorre la storia e la fortuna dello spettacolo e, parallelamente, quella del pianista nato sull’oceano. 

La chiusura della stagione, in programma giovedì 23 aprile 2026, è affidata a Liv Ferracchiati, fra le voci più interessanti della drammaturgia contemporanea italiana, artista associato del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, menzione speciale nel 2020 alla Biennale Teatro per la sua rilettura cechoviana di “La tragedia è finita, Platonov”. In questa stagione ritorna proprio a Čechov e a “Tre sorelle”, esplorando il senso di immobilità e il desiderio di cambiamento in chiave moderna. 

Oltre a Vacis e Ferracchiati, altre due esclusive pugliesi impreziosiscono il cartellone del “Dalla”. L’8 marzo arriva a Manfredonia “Il fuoco era la cura”, l’attesissima rilettura di “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury della compagnia Sotterraneo. Per la regia di Sara Bonaventura, Claudio Cirri e Daniele Villa, lo spettacolo attraversa e ripropone liberamente questo libro eretico, lo consuma come si fa con un testo amato, letto mille volte e trascinato in mille luoghi: lo sporca, lo dimentica da qualche parte e poi lo ritrova. 

Il 24 marzo, dopo il debutto a Spoleto e il successo lungo settimane nei teatri di Milano e Roma, arriva a Manfredonia il pluripremiato drammaturgo e attore palermitano Davide Enia con “Autoritratto”, una tragedia e un’orazione civile che riavvolge il filo delle vicende di Cosa Nostra avvenute in Sicilia, e in particolar modo a Palermo, attraverso un’accurata analisi personale e collettiva lunga trent’anni. 

Il 10 dicembre 2025 la stagione continua con uno spettacolo internazionale in scena prima a Manfredonia e poi a Bari: “Diciassette cavallini” dell’attore e drammaturgo argentino Rafael Spregelburd. Lo spettacolo, che prende spunto dal mito di Cassandra, viene affrontato in due tempi opposti: una Cassandra contemporanea afferma di poter prevedere le disgrazie future, mentre la sua psicoanalista cerca di smontare ogni sua certezza: chi avrà ragione?

Passato e futuro si legano in maniera indissolubile in “Sottosopra” della Bottega degli Apocrifi che ritorna in scena a quasi vent’anni dal suo debutto all’interno di Cantiere Apocrifi 25. Lo spettacolo, in scena l’11 aprile 2026 per la regia di Cosimo Severo, racconta una ferita aperta e un conflitto irrisolto: la vicenda dell’Enichem di Manfredonia e la lotta delle donne per salvare la città sottosopra.

Sempre per la scena del contemporaneo, mercoledì 1º aprile 2026 Andrea Baracco porta in scena “Mephisto. Romanzo di una carriera”, tratto dal romanzo di Klaus Mann. Ambientato nella Germania che scivola verso la Seconda Guerra Mondiale, Mephisto non è soltanto un dramma sul compromesso morale, ma una riflessione potente su quanto l’ambizione personale possa intrecciarsi, spesso tragicamente, con le derive del potere.

La stagione continuerà poi con alcuni grandi nomi del teatro popolare alle prese con pagine e testi inaspettati: il 13 dicembre 2025 sono attesi Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli e Paolo Sassanelli con “Rosencrantz e Guildenstern sono morti”, classico teatrale contemporaneo di Tom Stoppard, per la regia di Alberto Rizzi. 

L’11 gennaio 2026 spazio a Luca Bizzarri e Francesco Montanari e “Il medico dei maiali”, testo e regia di Davide Sacco. Il 18 febbraio 2026 ritorna a Manfredonia Emilio Solfrizzi con un suo particolarissimo “Anfitrione” di Plauto. Il 27 febbraio, invece, il tradizionale appuntamento con la drammaturgia di Eduardo De Filippo si rinnova grazie alla rilettura di “Ditegli sempre di sì”, firmata dal giovane Domenico Pinelli a quarant’anni dalla morte di De Filippo. 

Chiude e attraversa la stagione uno speciale focus danza, ritrovata proposta per il pubblico del “Dalla” con ben quattro appuntamenti dedicati alla danza contemporanea. Domenica 28 dicembre 2025 si parte con “Cappuccetto rosso” per la regia di Michelangelo Campanale; domenica 28 dicembre e lunedì 29 dicembre i “Contrappunti dall’Oceano” di Livia Bartolucci e Prem Sergio Tosi; martedì 6 gennaio 2026 “Flora” del Duo Kaos (condivisa con la stagione “con gli occhi aperti”), mentre mercoledì 28 gennaio 2026 chiude il focus “Pietas” di Interno5

CON GLI OCCHI APERTI |

Accanto a “respIRA” anche quest’anno ci sarà “con gli occhi aperti”, la sezione dedicata alle nuove generazioni, alle famiglie e ai piccoli e grandi sognatori di ogni età. Le domeniche a teatro verranno inaugurate da una festa, un rito collettivo di felicità che accompagnerà e preparerà gli spettatori alla fioritura della nuova primavera. “La via dei bambini”, in programma il 25 e il 26 ottobre, sarà un fine settimana di spettacoli, eventi e laboratori che invaderanno gioiosamente il teatro e una parte della via che ad esso conduce, provando per due giorni a immaginare come sarebbe una città a misura di bambini, col rischio di innamorarsene e cominciare a costruirla davvero. 

Nel programma di questa grande festa ci sarà il primo titolo della stagione: “La storia di Hansel e Gretel” della compagnia Crest per la regia di Michelangelo Campanale

Domenica 9 novembre, invece, andrà in scena lo spettacolo “Toc Toc” della compagnia La Luna nel Letto per la regia di Raffaella Giancipoli. Il 23 novembre arriva “Paloma, ballata controtempo” di Factory Compagnia Transadriatica per la regia di Michela Marrazzi. Domenica 7 e lunedì 8 dicembre spazio a “Viaggio in Aereo”, uno spettacolo della compagnia Drammatico Vegetale per la regia di Pietro Fenati ispirato al libro “Il Piccolo Principe” di Saint-Exupéry. 

Domenica 14 dicembre “Nel ripostiglio di Mastro Geppetto”, spettacolo di Armaxa Teatro e Pagine Bianche Teatro per la regia di Enrico Messina e Daria Paoletta che muove la sua storia dalle avventure di Pinocchio. Il 28 dicembre ritorna lo sguardo di Michelangelo Campanale, con la compagnia La Luna nel Letto, per una rilettura di “Cappuccetto Rosso”. 

L’anno 2026 si apre il 1º marzo con “C’era una volta l’Africa”, la nuova produzione per bambini della Bottega degli Apocrifi per la regia di Cosimo Severo, accolta con un grande successo di pubblico e di critica all’edizione 2025 del festival “Maggio all’Infanzia”. Il 15 marzo l’appuntamento è con “Hamelin” della Factory Compagnia Transadriatica e la regia di Tonio De Nitto, mentre l’ultimo spettacolo della stagione è in programma il 22 marzo con “Soqquadro” del Teatro del Piccione e la regia di Danila Barone e Dario Garofalo

respIRA “, oltre queste due sezioni dedicate alla scena, proporrà un’orazione civile in programma il 4 e il 5 dicembre, ben sette laboratori teatrali, musicali e creativi; un corso di formazione per docenti curato dalla Casa dello Spettatore di Roma e realizzato in rete con il comune di Ruvo di Puglia e il percorso per la formazione del pubblico “Il Circolo degli ErEtici” in collaborazione con il DIRIUM dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari.

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