Attualità CapitanataEventi Italia

Il Sabato Santo

Il Sabato santo è tradizionalmente giorno in cui non si celebra l’eucaristia, e la comunione si porta solamente ai malati in punto di morte. Viene invece celebrata la liturgia delle Ore; caso unico nell’anno liturgico, i vespri di questo sabato non sono considerati primi vespri della domenica seguente (la domenica di Resurrezione).

Nella notte si celebra la solenne veglia pasquale, che, nella Chiesa cattolica, è la celebrazione più importante di tutto l’anno liturgico. In essa:

  • Si celebra la resurrezione di Cristo attraverso la liturgia del fuoco: al fuoco nuovo si accende il cero pasquale, che viene portato processionalmente in chiesa; durante la processione si proclama La luce di Cristo, e si accendono le candele dei fedeli. All’arrivo al presbiterio il cero è incensato e si proclama l’annuncio pasquale.
  • La liturgia della Parola ripercorre con sette letture dell’Antico Testamento gli eventi principali della storia della salvezza, dalla creazione del mondo attraverso la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, alla promessa della nuova alleanza. Dopo il canto solenne del Gloria (che non era mai stato recitato durante la quaresima), l’epistola proclama la vita nuova in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell’apparizione degli angeli alle donne la mattina di Pasqua.
  • Segue la liturgia battesimale, nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al sacramento.
  • La liturgia eucaristica si svolge come in tutte le messe.

Le tenebre

L’Ufficio delle tenebre (latino: Officium Tenebrarum o Tenebrae) era costituito dalla celebrazione solenne del Mattutino e delle Lodi del giovedì santo, venerdì santo e sabato santo prima delle riforme del XX secolo. Si componeva del canto dei salmi, delle lamentazioni, dei responsori, del Benedictus e del Miserere e si celebrava le sere del mercoledì, del giovedì e del venerdì santo. Un rito particolare era lo spegnimento graduale di quattordici candele, poste su un candeliere triangolare con quindici candele, al canto di ciascun salmo. Al termine del Benedictus l’ultima candela non veniva spenta ma celata dietro l’altare, ad indicare l’arresto di Gesù, la cui luce però non si spegneva mai, lasciando alla fine la chiesa nell’oscurità totale; a questo punto il celebrante batteva un bastone sulla predella e tutti nella chiesa lo seguivano con raganelle o con legni o addirittura con gli zoccoli facendo rumore, come segno dello strepito fatto dai Giudei nell’arresto di Gesù. Questa tuttavia non era la liturgia centrale del Triduo, ma solo una parte delle ore canoniche. Rimanevano al centro del Triduo: il Giovedì santo con la Messa in Cena Dòmini, il Venerdì santo con la Liturgia in Parasceve e il Sabato santo con la Veglia Pasquale.

Promo UnipolSai ilSipontino.net
Centro Commerciale Gargano
Promo Manfredi Ricevimenti
Gelsomino Ceramiche

Redazione

ilSipontino.net dal 2005 prova a raccontare con passione ciò che accade sul Gargano ed in Capitanata. Per segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *