Politica Italia

Il pentastellato Totaro sull’Area Enichem: “Nuova Amministrazione immobile, anche parlamentari remano contro”

AREA ENICHEM: NUOVA AMMINISTRAZIONE IMMOBILE SU SALUTE, AMBIENTE E
SVILUPPO


E’ nota la profonda sensibilità verso le tematiche afferenti la tutela della salute e
l’ambiente che circonda la nostra quotidianità. A maggior ragione quando parliamo
dell’area Enichem, le questioni diventano urgenti, dunque di estrema importanza
considerate le morti di cancro (e non solo) che stiamo subendo da decenni.
Per questo motivo abbiamo interrogato il Sindaco sull’indirizzo politico-economico
dell’area Enichem.


Nonostante lo slittamento della discussione per via di “novità a beneficio della collettività,
provenienti da Roma” anche questa volta abbiamo ricevuto risposte totalmente
insoddisfacenti.


Manfredonia avrebbe bisogno di un completamento della bonifica, un potenziamento
sanitario che studi, monitori la diffusione epidemiologica correlata al disastro ambientale
enichem, un DH oncologico presso il nostro nosocomio, una programmazione condivisa
circa lo sviluppo produttivo identitario dell’area enichem.


Invece non solo assistiamo allo stato allarmante della zona di riferimento, non solo
siamo ancora in attesa di ricevere risposte dal sindaco di Monte per un incontro
partecipato circa gli impianti futuri che prevedono di installare sull’area, ma continuiamo
ad assistere ad un chiaro immobilismo dell’attuale giunta comunale sipontina sulle
possibilità concrete per l’area, il tutto contornato dalle notizie negative che provengono
da Roma.


Più volte abbiamo sostenuto che la salvezza di quell’area passasse dallo strumento di
pianificazione previsto dell’APPEA, cioè un’area Produttiva Paesaggisticamente ed
Ecologicamente Attrezzata che permetterebbe dei processi decisionali condivisi sullo
sviluppo dell’area, attraendo investimenti ad alta sostenibilità ambientale.
Ampiamente discussa anche una seconda soluzione che prevede l’attivazione di un
dialogo, da parte dell’ente, che porti a far comprendere il governo la necessità di avere
un Commissario straordinario per la bonifica sia delle aree ex Enichem e SIN, cosi come
accaduto in altri SIN d’Italia a noi vicini, essendoci tra l’altro tutti i presupposti.
Invece assistiamo, purtroppo, ad una mancanza di atti o passi politici verso questa
direzione. Di contro, le uniche risposte sono “sappiamo zero”, “ aspettiamo il sindaco”, “
abbiamo le idee chiare”.


Al danno si aggiunge la beffa, ritrovandoci purtroppo parlamentari, arrivati sul territorio
per appoggiare l’attuale squadra di governo, che remano contro, essendosi attivati sin
dal decreto recovery per la riperimetrazione, a livello nazionale, delle aree sin per un
ampliamento industriale “necessario” e fino ad ora “bloccato da leggi non più vicine alle
necessità del territorio”.


Evidentemente qualcuno all’epoca ha mal compreso le necessità dei territori colpiti dai
Sin, che ripetiamo ancora una volta sono bonifica, salute e sviluppo identitario.
Ci auguriamo che dopo questa interrogazione si intraprendano azioni propedeutiche a
questi passi risolutivi verso il completamento della bonifica e un indirizzo, una visione
per il miglior utilizzo dell’area ex Enichem.

GIANLUCA TOTATO – M5S

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Comunicato Stampa

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