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Gratteri avvisa: “Pericolose le case dell’amore in carcere”

Un Nicola Gratteri provato è intervenuto ieri sera a “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber. Il procuratore capo di Catanzaro qualche settimana fa è stato interessato da alcune segnalazioni dei servizi segreti sudamericani secondo cui le cosche della ‘ndrangheta starebbero progettando un attentato in grande stile ai suoi danni. Gratteri, magistrato combattivo e deciso, da anni tenta di ostacolare gli affari della criminalità organizzata e le contiguità con i mondi professionali e politici. 

Ieri, alla Gruber, per la prima volta ha ammesso di avere paura. “Sì, ho paura”, ha detto Gratteri. “Però cerco di addomesticarla e di ragionare con la morte: ci parlo, ad esempio, mentre sono in macchina. Cerco di razionalizzare il pericolo. Finora ci sono riuscito e vado avanti, perché non c’è alternativa. Se mi fermo, mi sento un vigliacco. E per me non ha senso vivere da vigliacco”. 

Il procuratore capo, da alcuni mesi impegnato in un grande maxiprocesso contro la ‘ndrangheta, alcuni giorni fa non è stato nominato Procuratore nazionale antimafia. Al suo posto è stato scelto il foggiano Melillo con ben 13 voti sui 7 per Gratteri. 

Dopo le minacce, Gratteri ha dichiarato di essersi sentito solo. “Dopo la notizia dell’attentato che volevano compiere contro di me, né Draghi né la ministra Cartabia mi hanno chiamato”. Gratteri ieri sera è stato molto critico sull’operato del Governo Draghi sui temi della giustizia. “Draghi non è pervenuto per quanto riguarda la giustizia e la sicurezza, mi sembra solo un buon esperto di finanza. Sul resto non tocca palla o se lo fa, mi preoccupa ancora di più perché non capisce che facendo così sfascia tutto”.

Per giustificare questo suo giudizio così duro, Gratteri ha posto alla Gruber e al direttore de La Stampa, Massimo Giannini, un esempio sulle casette dell’amore, i prefabbricati finanziati dallo Stato che saranno costruiti nelle carceri italiane per permettere ai detenuti (anche quelli ad alta sicurezza) di avere rapporti sessuali con il coniuge. “Forse non lo sapete ma questo governo, tre giorni fa, ha trovato 28.6 milioni di euro per costruire le case dell’amore nelle carceri dove si consentirà ai detenuti ad alta sicurezza di incontrare la moglie, la fidanzata o l’amante per 24 ore al mese. Immaginate in quelle 24 ore quanti messaggi si possono mandare all’esterno”. 

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