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Giocatori del Don Uva picchiati in campo a Manfredonia: un timpano perforato e un dito fratturato

“Con questo comunicato la società del Don Uva Calcio 1971 vuole fare luce sui tristi episodi di violenza verificatisi domenica scorsa sul campo del Sanctum Nicandrum Manfredonia (campionato di seconda categoria pugliese, girone A). Alcuni calciatori della compagine di casa, sin dall’inizio del match ma lontano dalle azioni di gioco, hanno volontariamente agito al fine di fare del male, provocando danni fisici di una certa rilevanza a due dei nostri. Pietro Tortora sarà costretto a sottoporsi a uno o più interventi chirurgi avendo subìto una perforazione del timpano per uno schiaffo; mentre Gianvito Mastrototaro ha riportato la frattura di un dito della mano. Ciò emerge nero su bianco dai referti del pronto soccorso”

“Da sottolineare – prosegue la nota – che tra le due squadre non ci sono mai stati precedenti rissosi di nessun tipo, infatti, come d’abitudine del Don Uva, nel pre-partita è stato offerto alla società avversaria un omaggio come gesto di fair play e rispetto. Troviamo ingiustificabile l’atteggiamento violento ed eccessivamente nervoso dei ragazzi in questione, riconosciuto anche dallo stesso allenatore del Sanctum Nicandrum e da qualche giocatore, che, dispiaciuti, si sono scusati per quanto accaduto in campo.

Considerando anche il grave episodio di razzismo di qualche mese fa ai danni di Fonde Trawally e dal suo amico Salif, il presidente Silvestro Carbotti valuta la possibilità di non partecipare più a questo tipo di campionati, “al fine di preservare ragazzi che nella vita lavorano o studiano e scelgono il calcio per il sano divertimento e i valori che offre, tra cui, in primis, il rispetto per l’avversario”.

Non c’é molto altro da aggiungere, eccetto che domenica abbiamo perso tutti”.

Le scuse del presidente Antonio Vitulano

”Volevo scusarmi pubblicamente con la squadra del Bisceglie per il nostro comportamento, perché siamo stati trattati benissimo all’andata in casa loro. Purtroppo, l’arbitro ha acceso una partita che doveva rappresentare una festa dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Volevo ringraziare i nostri ragazzi che, nonostante abbiano giocato 80 minuti in 10 e successivamente in 8, hanno lottato come leoni fino alla fine”. Così Antonio Vitulano commentando la gara svoltasi tra il Sanctum Nicandrum Manfredonia e il Don Uva Calcio (Bisceglie) “una delle squadre più organizzate viste quest’anno in campionato”.

“La partita è stata maschia e molto emozionante ma è stata rovinata da un arbitro che ha sbagliato troppo”, come emerge dal racconto. “Dopo qualche minuto ha espulso (esageratamente) il nostro capitano per una reazione da terra, subito dopo siamo andati in vantaggio su calcio di rigore e avuto una palla goal non sfruttata. L’azione successiva abbiamo subito goal”.

“Nel secondo tempo i ragazzi hanno dato cuore e anima per la maglia ed hanno fatto una prestazione super anche se l’arbitro ammoniva o espelleva i nostri a volte senza motivo, e questo suo comportamento ha acceso gli animi dei nostri calciatori che ‘dovevano vincere’ per sperare ancora nella promozione diretta. Abbiamo trovato quasi nel finale il goal del vantaggio con un rigore che forse non c’era è stato generoso e all’ultimo secondo quando eravamo in 8 in campo abbiamo subito goal su una ripartenza con i ragazzi stremati”.

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Redazione

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