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Giandolfi e Caratù sull’Ase: “Trasparenza, anche sulle nuove assunzioni”

In ogni gestione  dell’a.s.e.s.p.a.  c’è una costante: ogni nuovo amministratore la interpreta in modo diverso, ma nessuno la vive come bene del Comune al servizio della città e dei cittadini che la finanziano, la sostengono e la tengono in vita, contro tutte le regole del mercato, delle varie riforme della pubblica amministrazione, non ultima la riforma Madia, ed in molti casi anche in aperta violazione delle leggi e del proprio statuto.

 

Abbiamo avuto, nel tempo, il decisionista, il contrappositore, il bravo tecnico ecc., l’attuale è un innovativo: ha concentrato tutte le caratteristiche dei predecessori e in più si è fatto contagiare sia dall’annuncite sia dalla pedagogite, spacciando la gestione tecnica in una gestione squisitamente politica.

 

Poco importa se la sua mission,come dicono gli inglesi, sia la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti; lui ha la pretesa di educare i trogloditi ( cittadini che pagano regolarmente la tari, che, a suo dire non conferiscono come i suoi desiderata) attraverso annunci sui giornali, radio, tv locali, contratti di consulenza con la solita nota agenzia di comunicazione. Le strade non si puliscono con annunci o lezioni pedagogiche. Ci sono degli incivili, forse, ma la stragrande maggioranza della popolazione segue alla lettera la differenziata, con molti sacrifici, sia economici, pagando la tari che dovrebbe diminuire e non aumentare, sia ospitando in casa grandi mastelli poco compatibili con l’igienicità  e la funzionalità. Se molta parte della città ha ancora i cassonetti, vuol dire che, a distanza di anni di annunci, manifesti e tabelloni, regna ancora l’inefficienza e l’improvvisazione.

 

Se i cassonetti sono circondati da immondizia,perché  stracolmi, vuol dire che l’ a.s.e non li ha svuotati; non sono i trogloditi che buttano l’immondizia fuori dai cassonetti perché stracolmi, sono gli inefficienti che non la raccolgono. Per giorni, nonostante le denunce dei cittadini,  due materassi continuavano a fare bella mostra davanti ad una scuola in una strada principale senza essere rimossi, nel mentre,per giorni, qualcuno dell’a.s.e  discuteva sull’argomento su facebook.

 

Dulcis in fundo, si prospettano nuove assunzioni.

 

Tutti sanno che l’a.s.e ha personale in esubero, come denunciato dai revisori del comune. Difatti oggi ha più di 150 dipendenti, poi ci sono i consulenti, l’indotto, insomma l’a.s.e è la più grande azienda di Manfredonia, con 12 milioni di euro di fatturato, lavora in regime di monopolio, impone le tariffe al Comune attraverso il suo bilancio di previsione, i pagamenti delle sue fatture sono garantite dall’ente comune.

 

E’ bello fare impresa così. Dalle visure camerali, si evince la criticità dei conti a.s.e., siamo sicuri che il servizio che si espleta nei comuni di Zapponeta e Vieste sia remunerativo, O siamo in perdita, siamo sicuri che i crediti vantati verso questi due comuni siano prontamente esigibili? Viste le note difficoltà finanziarie o addirittura di dissesto che questi comuni hanno. O tutto questo serve ad assecondare le manie di grande holding dell’a.s.e.? Certo il bacino elettorale è enorme, la gestione economica e finanziaria imponente, vincoli nessuno, visto che le risorse sono pubbliche, ma la gestione privatistica.  Poi c’è il mega conflitto di interesse del Sindaco. Può lo stesso avere la delega all’ambiente e quindi, essere il controllore della qualità del servizio (committente), garantendo i cittadini (utenti)? E nel contempo,essere unico e solo, a rappresentare la proprietà nell’assemblea dei soci dell’a.s.e. che approva i bilanci di previsione e consuntivi, ne indica gli obiettivi strategici e controlla i risultati (fornitore del servizio)? Lo stesso nomina e controlla il controllato (amministratore unico), il quale nomina il suo controllore(revisori dei conti); non ci pare sia il massimo della trasparenza per una società pubblica. la mega assunzione di personale dovrebbe avvenire con concorso pubblico, dando priorità ai disoccupati.

 

In conclusione noi riteniamo che ognuno debba agire per la propria competenza: i Vigili Urbani devono reprimere, con sanzioni, gli incivili; la scuola e le famiglie devono formare i futuri cittadini;  l’a.s.e. deve provvedere alla  raccolta e smaltimento, se ne è capace, magari con competenza ed efficacia facendo risparmiare gli utenti, anche i trogloditi,perchè con una bassa tariffa troveranno più conveniente smaltire i rifiuti in modo corretto. All’a.s.e chiediamo inoltre di rispettare le leggi in primis,perchè come si evince dalla visura camerale i revisori sono scaduti dal 2015, come ben sa l’amministratore unico, ci sono sanzioni a carico dello stesso. Ci chiediamo e chiediamoPerché non si rinnovano? i controllori in prorogatio, con la spada di Damocle di un mancato rinnovo, non saranno mai in grado di espletare il proprio mandato con serenità. Questo è un antico male dell’a.s.e. Unsuo  emerito predecessore ha aspettato ben tre anni per il rinnovo del collegio. Vogliamo essere stupiti: si estraggano a sorte come avviene nei comuni.Come si può dare ad altri lezioni di moralità  se si è per primi inadempienti con le leggi dello Stato?

 

 

Nunzio Giandolfi

Giovanni Caratù

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Redazione

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