Gelsomino: “Relazione di fine mandato”

Spero di farVi cosa gradita inviandovi una relazione sullo stato attuale dell’assessorato da me gestito, indubbiamente il cuore pulsante, di qualsiasi amministrazione degna di essere chiamata con questo
nome.
Assessorato alle RISORSE FINANZIARIE E PROGRAMMAZIONE, relazione di fine mandato interrotto dalle dimissioni di 13 consiglieri comunali.
La presente relazione intende esporre una valutazione sull’attività svolta durante il breve, ma intenso
periodo, in cui ho ricoperto l’incarico di Assessore al Bilancio e che possono essere di supporto e
informazione per chi assumerà il futuro incarico di Assessore al Bilancio.
L’attività è stata svolta principalmente nella valutazione delle attività regolamentari dell’Ente, sulle società
partecipate e sulle principali poste attive del bilancio per individuare le criticità nel settore che mi è stato
assegnato. L’analisi evidenzia che i problemi sono atavici e in molti casi ultra decennali per cui anche la
lunga gestione commissariale non ha saputo porre rimedi concreti. E del tutto evidente che quando andrò ad esporre non è certamente imputabile al mio mandato e in generale a questa amministrazione.
REGOLAMENTO DI CONTABILITA’ – Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale N. 131 del 11 novembre 1997 non aggiornato con le successive norme legislative tra cui si evidenzia il DLGS n. 267 emanato il 18 agosto 2000, norma giuridica che stabilisce i principi e le disposizioni in materia di
ordinamento degli enti locali italiani e il DLGS n. 118, emanato il 23 giugno 2011, norma che stabilisce i
criteri per enti locali e loro enti ed organismi strumentali volti ad assicurare l’unità economica della
Repubblica. Il regolamento di contabilità è un documento essenziale per la vita dell’ente che assicura la
conoscenza consolidata dei risultati globali delle gestioni relative ad enti od organismi costituiti per
l’esercizio di funzioni e servizi.
L’aggiornamento è stato sollecitato sia dalla Corte dei Conti che dall’organo di revisione ed è necessario per la programmazione finanziaria, di previsione, di gestione, di rendicontazione, di investimento e per la
verifica dei risultati dell’ente.
REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ex art. 147, comma 4, d.lgs. 267/2000–
Il regolamento del sistema dei controlli interni è volto a verificare l’adeguatezza delle scelte strategiche, la
regolarità e la correttezza dell’azione amministrativa e contabile, l’efficienza, efficacia ed economicità della
stessa, la valutazione delle performance e il controllo sulla qualità dei servizi.
L’aggiornamento del regolamento di contabilità è stato sollecitato sia dalla Corte dei Conti che dall’organo di revisione ed è uno strumento necessario per la verifica della regolarità e della correttezza dell’azione amministrativa e contabile dell’ente.
REGOLAMENTO SULLE MODALITA’ DI ESERCIZIO DEL “CONTROLLO ANALOGO” SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE approvato con Deliberazione del Consiglio
Comunale n. 38 del 12 ottobre 2016 – la corretta applicazione del regolamento è stato oggetto di
segnalazione da parte dalla Corte dei Conti e dall’organo di revisione.
La mancata applicazione del regolamento del controllo analogo e il costante monitoraggio degli organismi partecipati ha determinato discordanza tra i rapporti crediti/debiti con i propri enti strumentali e le società controllate e partecipate.
ASE SPA – GESTIONE TRIBUTI SPA – AGENZIA DEL TURISMO – CONSORZIO ASI – GAL DAUNIOFANTINO – TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
L’organo di revisione e la corte dei conti hanno invitato l’Ente ad assumere i provvedimenti necessari per al fine della riconciliazione delle partite debitorie e creditori ex art. 194 TUEL previo idoneo finanziamento.
ASE SPA
Relativamente alla società ASE SPA, azienda preposta al servizio di igiene urbana è necessario attuare i
sistemi di controllo e monitoraggio previsti nel regolamento del Controllo Analogo, dallo Statuto e dal
contratto di servizio in modo da verificare che l’affidamento avvenga nel rispetto della normativa in materia di “in house providing” e secondo le indicazioni dell’Ente.
Da verifiche effettuate sui bilanci della partecipata ho riscontrato una assoluta mancanza di attività di
controllo da parte della struttura preposta al controllo analogo e ho verificato che la società al 31/12/2022 ha prodotto utili per € 805.743 con utili di periodo al 30/09/2023 per € 562.284 per un totale di 1.370.000 (unmilionetrecentosettantamila).
Lo scopo della società partecipata non è quello di produrre utili ma di svolgere un servizio pertanto la
lettura di tali dati mi hanno indotto a verificare la corretta realizzazione delle attività previste nel contratto
di servizio di pulizia.
Sarebbe auspicabile una convocazione dell’Assemblea ASE per deliberare la distribuzione degli utili al
31/12/2022 attualmente destinati a riserva, che per il Comune di Manfredonia ammontano ad € 781.570,
ed una eventuale destinazione degli stessi a riduzione della TARI in considerazione che
sono maturati esclusivamente nell’ambito del contratto di servizio di pulizia in essere con il Comune di
Manfredonia.
Relativamente agli utili in maturazione dell’esercizio 2023 sarebbe necessario un maggiore controllo
sull’espletamento delle attività previste nel contratto al fine di avere una migliore pulizia della città.
ARO – La Regione Puglia ha disciplinato lo svolgimento dei servizi in materia di gestione dei rifiuti,
stabilendo, la gestione dei servizi in esame alla cura associata e congiunta dei sindaci dei comuni di uno
stesso ARO.
Si segnala che l’ARO FG1 anche se regolarmente costituito in data 07/05/2013 ad oggi risulta
commissariato in quanto non ha saputo appropriarsi delle competenze attribuite dalla norma che
prevedeva la costituzione di un ufficio comune ARO1 formato da tecnici incaricati dai comuni partecipanti
con il compito di redigere un piano industriale e fungere da stazione appaltante per gli interventi previsti
nell’intero bacino ARO FG1 relativamente al servizio di Igiene Urbana.
La mancanza di piano industriale unico per bacino ARO FG1 presuppone la predisposizione di un piano
industriale da parte della gestione commissariale con successiva evidenzia pubblica che avrebbe la
conseguenza di affidamento del servizio di igiene urbana ad altra azienda, nel caso in cui ASE non fosse
aggiudicatrice dell’evidenza pubblica, con successiva messa in liquidazione e cessazione dell’ASE che non
avrebbe più i presupposti di continuità aziendale ed il conseguente licenziamento di oltre 100
dipendenti residenti nella nostra città , ricordo che l’ASE la più grossa azienda della città per fatturato e numero di occupati.
PUBLIPARKING
Relativamente alla società affidataria del Servizio di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento ho
riscontrato nelle segnalazioni dell’Organo di Controllo che la società concessionaria effettua la riscossione
su un proprio conto corrente nonostante che ai sensi dell’art. 1 comma 790 legge 160/2019 i soggetti
affidatari di entrate non possono riscuotere direttamente su propri conti e che l’unico titolato a ricevere
il versamento e l’ente locale. Ulteriore anomalia è determinata dal fatto che il concessionario si gira in
autonomia la quota di competenza del suo servizio senza ricevere l’autorizzazione preventiva dall’ufficio
ragioneria e dal DEC, soggetti preposti al controllo e parificazione delle somme riscosse.
ANALISI DELLE ENTRATE E DELLE SPESE
Relativamente all’analisi delle Entrate evidenzio quanto segnalato la segnalazione dall’Organo di Controllo nel parere al Rendiconto 2022 dove relativamente all’IMU e alla TARI segnalava minori entrate rispetto a quelle dell’esercizio precedente con la motivazione di minori superfici tassabili e maggiori agevolazioni richieste.
IMU – viene accertata per cassa su autoliquidazione e che i beni oggetto di imposizione (immobili) sono
aumentati con la realizzazione dei nuovi comparti edificati e che quindi ci sarebbe dovuto essere un
maggiore gettito anziché minore entrate. Si deve potenziare l’ufficio tributi al fine di verificare il calcolo
degli importi versati dai contribuenti in regime di autoliquidazione.
TARI– viene accertata dagli uffici e considerando che la base imponibile è determinata dal possesso ed
uso di immobili che sono aumentati con la realizzazione di nuovi comparti e che quindi si doveva registrare delle maggiori entrate e non minore entrate. Si devono potenziare gli strumenti di controllo della società di riscossione per introdurre modalità di controllo sulle superficie dichiarate, evasione parziale, e sui casi di evasione totale
PIANO ANNUALE CONTRASTO ALL’EVASIONE E MONITORAGGIO – L’Ente è sprovvisto di tale documento che ha l’obbiettivo di contrastare l’evasione/elusione dei tributi locali punto
strategico per definire obiettivi, individuare le aree di intervento, individuare procedure, metodologie di
controllo e tempi di realizzazione. L’Ente deve effettuare la Misurazione del divario (gap) tra le imposte e i
contributi effettivamente versati e le imposte e i contributi che i contribuenti avrebbero dovuto versare in
un regime di perfetto adempimento degli obblighi tributari e contributivi previsti a legislazione vigente.
RESIDUI ATTIVI – L’organo di controllo ha evidenziato l’inefficace attività di riaccertamento dei
residui attivi e passivi da parte dell’Ente.
Partendo da questa segnalazione e da una analisi sullo stato avanzamento Capitoli (PEG) al 23/10/203 ho
riscontrato residui attivi presenti nel PEG ENTRATA titolo 1 (ENTRATE TRIBUTARIE) al 31/12/2022 per €
16.620.631 movimentati nel periodo per solo € 2.639.123.202 e titolo 3 (ENTRATE EXTRATRIBUTARIE) al
31/12/2022 per € 5.931.445 movimentati nel periodo per solo € 830.238.
Si rende necessaria attuare un attento monitoraggio sulla riscossione dei residui e sulle procedure da
metter in atto per il recupero al fine di evitare che la prescrizione degli stessi.
DEBITI FUORI BILANCIO L’organo di controllo ha evidenziato la presenza di debiti fuori bilancio n ancora regolarizzati dall’Ente non imputabili a questa amministrazione in attesa del riconoscimento previsti dal PREP pari a 4.453.564 non ancora regolarizzati dall’ente
Si rende necessario attivare procedure amministrative volte al contenimento dei debiti fuori bilancio
attivando la corretta imputazione degli impegni di spesa.
CONTENZIOSI – La relazione sullo stato del contenzioso al 31.08.2023 evidenzia la presenza di
contenziosi per € 8.014.675.000
Al fine di ridurre tale criticità bisogna attivare idonee procedure per consentire il contenimento dei
contenziosi i quali determinano debiti fuori bilancio ex art. 194, comma 1, lett. a) del TUEL attuando
strumenti deflattivi del contenzioso.
Nella certezza di aver svolto il mio mandato con disciplina ed onore questo contributo vuole essere di
sprono e di supporto a tutti quelli che mi seguiranno nel ruolo.
Dott. Giovanni Pio Gelsomino
ASSESSORE ALLE RISORSE FINANZIARIE E PROGRAMMAZIONE