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Francesca Troiano, ex grillina, ha deciso: con “Italia Viva” di Renzi

Francesca Troiano, parlamentare di Manfredonia, ha finalmente deciso. È entrata nel partito politico di Matteo Renzi, “Italia Viva”. La parlamentare eletta alle elezioni politiche del 2018 grazie al boom di consensi del MoVimento 5 Stelle entra ufficialmente, a pochi mesi dalla scadenza della legislatura, nella formazione moderata dell’ex premier. 

La conferma arriva dai social di Italia Viva: “Diamo il nostro benvenuto a Francesca Troiano che da oggi entra a far parte del gruppo Italia Viva alla Camera. La comunità riformista cresce ogni giorno di più”. Troiano, laureata in psicologia, aveva abbandonato il M5S il 15 aprile di quest’anno. 

Da quell’occasione aderì al Gruppo Misto. Troiano, ad inizio anno, aveva spiegato il perché del suo abbandono al MoVimento di Beppe Grillo. “L’Italia e l’Europa hanno bisogno di una forza politica omogenea e coerentemente riformista, liberale e popolare che non esiste nelle attuali famiglie politiche del PSE e del PPE. Io guardo con attenzione al “Patto del Quirinale” e all’evoluzione di Renew Europe“, aveva confessato al Corriere della Sera.

Una miccia era stata la partita al Quirinale. Per Troiano la frattura si è avverata con la mancata investitura di Elisabetta Belloni, che lei aveva votato, a Presidente della Repubblica. La parlamentare sipontina, infatti, aveva disobbedito all’indicazione sulla scheda bianca.

Troiano, che sostiene il Governo Draghi e ha definito il Premier una garanzia per il Paese, si era allontanata già da tempo da alcuni dogmi grillini. “Uno non vale uno“, molto prima del mea culpa di Di Maio, “no all’odio per la ricchezza“, “il reddito di cittadinanza è stato gestito male“. Una sorta di ripensamento generale, e globale, sui temi cardini e identitari dei grillini. “Ho maturato una visione che ha nello Stato e nelle Istituzioni – aveva raccontato Troiano – il luogo cornice che offre a tutti pari opportunità di partenza. Sono una professionista nella vita, fuori dal Parlamento, e ritengo che la ricchezza prima di essere equamente redistribuita, vada generata. Gli imprenditori non sono il male assoluto. Il cittadino contribuente non è un evasore a prescindere. La differenza è tutta qui”.

A maggio, dopo l’uscita dal M5S, aveva aperto una segreteria a Foggia raccontando il suo programma e la sua nuova famiglia politica: Renew Europe. L’Europa, dunque, nel futuro della parlamentare sipontina. “Io lavoro ad un progetto politico articolato e composito che guarda alla costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Un progetto che dovrà lavorare alla ricomposizione di un quadro politico nuovo. Non sono populista e sovranista. Generazione Europa è la mia sfida più grande che ho davanti”, aveva dichiarato.

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