Europa Verde Manfredonia sul nuovo incendio: “Arif e Parco incapaci”

Europa Verde Manfredonia sul nuovo incendio: “Arif e Parco incapaci”
Alcune considerazioni sugli incendi al Lago Salso.
La prima è l’incapacità di ARIF di controllare il territorio o peggio di controllare i propri dipendenti.
Mentre una pattuglia era ferma all’ingresso qualche delinquente dava fuoco alla stradina che costeggia l’Oasi. Una stradina in terra battuta su cui ci lasci i semiassi se la percorri velocemente. Una stradina che percorrono solo agricoltori e cacciatori.
La seconda, sempre collegata ad ARIF, sono i tempi di innesco che guarda caso sono sempre in concomitanza dell’inizio o di un cambio di turno. Probabilmente una coincidenza però non si può escludere che chi incendia ha lavorato in passato o lavora in ARIF.
A chi giova dare fuoco all’area? Oltre ai bracconieri, direttamente a nessuno. Forse a qualche dipendente ARIF per spingere alla stabilizzazione o forse per aumentare l’organico? Forse una vendetta? Ma contro chi o cosa? Aspettiamo le indagini.
Certo è che facciamo di tutto per portare turisti e noi li affumichiamo.
Infine sulle responsabilità per la mancanza di prevenzione e controllo il Parco ce le ha tutte. Sul controllo non era eccessivamente costoso mettere sulla torretta in metallo o su qualche traliccio delle telecamere. Evidentemente nessuno ci ha pensato. Eppure questi non sono i primi incendi a cui è stata soggetta l’area. Sulla mancata manutenzione va detto che uno sfalcio in primavera non è assolutamente sufficiente a controllare i canneti. Quindi non è giustificabile.
Infine ancora più importanti sono i livelli idrici. I canneti negli ultimi anni si sono sviluppati tantissimo a causa dei livelli idrici molto bassi del Lago Salso dovuti alla siccità, ma anche alla mancata manutenzione del canale Roncone che porta le acque del Cervaro all’interno della zona umida.
Per questo il fuoco non si è mantenuto isolato ma ha percorso in lungo e in largo tutta la valle e l’incendio di oggi, poi, è stato appiccato sulla valle alta, quasi del tutto interrata. Una situazione ancora più pericolosa.
Le squadre a terra sono incapaci di spegnerlo nell’immediatezza e questo si spande.
Oggi i Canad Air sono partiti da Bari e forse si riuscirà a fermarlo prima che distrugga tutto l’habitat.
Europa Verde Manfredonia