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Elezioni del 4 marzo 2018, come si vota

Gli italiani sono chiamati alle urne per eleggere il Parlamento, ovvero i rappresentanti alla Camera e al Senato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Quando
Si vota domenica 4 marzo, dalle 7 di mattina alle 23, per il rinnovo del Parlamento. Per la Camera potranno votare tutti i cittadini italiani che hanno raggiunto 18 anni; per il Senato voteranno i cittadini che hanno compiuto 25 anni. Per esprimere le proprie preferenze è necessario prsentarsi ai seggi con un documento d’identità, munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione e con la tessera elettorale.

Tessera elettorale

La tessera elettorale si rinnova all’ufficio elettorale del comune di residenza. Il ministero dell’Interno consiglia, per chi deve rinnovare la tessera, di andare per tempo, l’ufficio resterà aperto dalle 9 alle 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni, ossia dalle 7 alle 23.

Rosatellum
Si vota per la prima volta con il Rosatellum, sistema misto proporzionale e maggioritario per cui un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi con il proporzionale. La soglia di sbarramento è al 3% che sale al 10% per le coalizioni.

Schede
Chi ha compiuto 25 anni riceverà due schede: una per la Camera (rosa) e una per il Senato (gialla).

Come si vota

Nella rettangolo superiore della scheda è posto il nome e cognome del candidato nel collegio uninominale e, nella parte inferiore, è presente il simbolo della lista o delle liste che lo sostengono, con accanto i candidati nel collegio plurinominale.

Si vota apponendo una croce sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato. Oppure si potrà apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o alle liste collegate in misura proporzionale ai voti ottenuti nel collegio da ogni singola lista.

Sarà possibile apporre la croce sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate.

Non è consentito il voto disgiunto, vale a dire votare un candidato e una lista collegata ad un altro candidato. In questo caso il voto sarà annullato.
Non si potrà votare per i candidati del listino di partito, ogni segno apposto sui nomi elencati accanto al simbolo comporterà l’annullamento della scheda.

Ricapitolando

Il ministero dell’Interno ha realizzato un tutorial di facile comprensione per informare i cittadini sul corretto voto.

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Redazione

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