Foggia

Difendiamo il Quartiere Ferrovia, incontro a Palazzo di Città: “Dialogo con il Comune, accontentate alcune richieste. E dal Prefetto porteremo la voce di 3.300 cittadini”

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Difendiamo il Quartiere Ferrovia, incontro a Palazzo di Città: “Dialogo con il Comune, accontentate alcune richieste. E dal Prefetto porteremo la voce di 3.300 cittadini”

Un confronto atteso da mesi e arrivato nel pieno di settimane incandescenti. Nel pomeriggio del 13 ottobre, una delegazione di Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia composta da residenti della zona è stata ricevuta a Palazzo di Città dal comandante della Polizia Locale Vincenzo Manzo, dall’assessore alla Polizia Locale Daniela Patano, dall’assessore alla Legalità Giulio De Santis, dall’assessore alle Politiche sociali Simona Mendolicchio e dalla presidente del Consiglio comunale Lia Azzarone.

Sul tavolo, la fotografia senza sconti del quartiere: risse, aggressioni, “guerriglie” improvvise, accoltellamenti, mercatini abusivi e un degrado quotidiano che mina sicurezza e fiducia dei residenti.

Secondo quanto emerso nell’incontro, a stretto giro il Comune dovrebbe recepire e tradurre una parte delle misure urgenti richieste e sollecitate da mesi da Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia: “È un primo passo – spiegano dal gruppo – continueremo a documentare e segnalare con rigore. Non è allarmismo, è verità”. Questo conferma che il lavoro del gruppo e le segnalazioni dei residenti producono risultati concreti, oltre a generare un’attenzione mediatica senza precedenti sulla realtà del quartiere Ferrovia.

Il percorso istituzionale prosegue ora sul versante dell’ordine pubblico: a breve i componenti del gruppo saranno ricevuti dal Prefetto di Foggia per rappresentare formalmente la richiesta – sottoscritta da oltre 3.300 cittadini – di impiegare l’Esercito nel quartiere Ferrovia e in città, con compiti di concorso alle forze di polizia, insieme a un aumento stabile delle unità operative sul territorio, soprattutto nelle fasce serali e notturne.

Dal Comune, apertura al dialogo e disponibilità a valutare le proposte; dai residenti, la linea di sempre: niente polemiche, solo segnalazioni e fatti verificabili. Prossime tappe: l’ordinanza annunciata, il tavolo in Prefettura e un calendario di azioni con tempi e responsabilità chiare.

Perché la sicurezza non si racconta: si garantisce. Condividere e partecipare, ora, fa la differenza.

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