Spettacolo Italia

Cremonini omaggia Lucio Dalla con “Stella di Mare”. “Il nostro segreto è Bologna”

Dopo il grande successo ottenuto nei live di quest’estate negli stadi, Cesare Cremonini omaggia ancora una volta (con un singolo) il suo maestro: Lucio Dalla. Accumunati dalla passione per la musica e per la loro Bologna, Cremonini e Dalla si sono sempre stimati, da lontano, ma non hanno mai collaborato. Dalla, in alcune interviste, aveva dichiarato che Cremonini era uno degli ultimi poeti della musica italiana. 

Così, nel suo tour della ripartenza, Cesare Cremonini ha scelto di omaggiare Dalla – a dieci anni dalla sua scomparsa – con un brano molto particolare: “Stella di mare”. Cremonini aveva già omaggiato Dalla con una sua versione del celebre “L’anno che verrà”, ma questa volta si è aggiunta la voce di Lucio in un duetto virtuale che ha emozionato tutto il pubblico dei tanti stadi italiani che Cremonini ha riempito lo scorso giugno. In questo duetto, in cui emerge un’energia particolare, Cremonini e Dalla sembrano volare assieme sulle parole di questa canzone magica. 

A Cremonini, che nei prossimi anni realizzerà un documentario sulla figura del cantautore bolognese, è stato autorizzato (per la prima volta) l’utilizzo della voce di Lucio. “Sono andato a trovarla in un magazzino in Germania. È in un magazzino lassù che sono conservati i master con le registrazioni originali dell’epoca cui ho avuto accesso grazie a Sony e Fondazione Dalla. Dentro quei nastri ci sono segreti, respiri, umori, energie. La voce di Lucio ha una potenza e un timbro profondo: ho preso una lezione di canto”, ha dichiarato l’artista al Corriere della Sera. 

La versione, disponibile su tutte le piattaforme streaming da oggi come anteprima del doppio vinile che racchiude il live del suo tour negli stadi, è leggermente diversa da quella realizzata dal vivo. “Rispetto alla versione fatta dal vivo la sfida è stata dare a quelle sonorità, che oggi sembrano datate, una produzione attualizzata per poterla portare alle nuove generazioni”.

Questo duetto unisce idealmente due artisti di diverse generazioni che, nel corso della loro vita, hanno avuto un punto in comune: la loro città, Bologna. “Ho interiorizzato Lucio Dalla nel corso degli anni. Ho parlato e condiviso il lavoro su Stella di Mare con Ron, che è un artista e una persona fantastica. Era presente e aveva lavorato palmo a palmo con Lucio negli Stone Castles Studio durante quelle registrazioni di quei dischi e il suo sguardo era necessario. È rimasto entusiasta del risultato e affascinato dall’intreccio delle nostre voci. Quando mi chiedono il segreto della carriera, rispondo che è il mio modo di vivere, il cui unico segreto è Bologna”. 

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