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“Costernati dall’articolo di Pro Vita & Famiglia, lo scritto di Coghe è pieno di falsità palesi”

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Cari tutt*,  abbiamo letto con costernazione l’ articolo pubblicato su un giornale locale di Manfredonia, , che cita la presa di posizione, non nuova e originale, di Pro Vita & Famiglia a proposito della meritoria approvazione da parte dell’Istituto “Giordani De Sanctis “ di Manfredonia del Regolamento che istituisce” la Carriera Alias”

Lo scritto di Coghe è pieno di falsità palesi. Parla di cambio di identità anagrafica per cui occorre la sentenza di un giudice: nella Carriera Alias non si cambia identità giuridica! Sostiene che è illegale: palesemente falso perché rientra nelle possibilità previste dall’autonomia scolastica. Fa riferimento ad una presunzione di identità di genere auto- percepite, basterebbe parlare con qualche genitore e qualche ragazzo per essere più cauti e problematici. Per fare questo occorrerebbe volersi confrontare senza pregiudizi e con onestà intellettuale, è molto più facile spaventare le persone con metodi poco commendevoli. 

Pro Vita e Famiglia odiano talmente, queste ragazze e questi ragazzi con varianza di identità di genere e le loro famiglie, da negare la loro esistenza  e da cercare di fare di tutto perché debbano vivere male, in ansia e bullizzati nella società e a scuola. Il rischio suicidario nei ragazzi e nelle ragazze transgender è il 30% più alto!!

Perché questa furia ideologica di questi antichi neo-catecumenali ultraconservatori con modelli molto ben consolidati in molti paesi europei soprattutto dell’est e in Usa, che accusano gli altri di “teoria del gender “ e che propagano bugie, fake news e sciocchezze con sicumera e da questo derivano tutto il resto?

Siamo nella situazione in cui chi é impregnato di una fede assolutista e vorrebbe uno stato etico modellato sui suoi valori accusa gli altri di “colonizzazione ideologica” fare questo con un evidente rovesciamento della realtà.

Sono bugiardi senza ritegno che cercano con frasi ad effetto, che non spiegano, di coprire la loro pochezza e la loro insensibilità alle vite che ci circondano.

Naturalmente  chiedono al  Ministro dell’Istruzione interventi “antigender” contro “carriera alias” e “bagni gender” e tutte le istanze del mondo LGBT+.

Come scrivono in altre prese di posizione l’80 % degli italiani “chiedono la difesa della libertà educativa della famiglia contro ogni forma di colonizzazione ideologica” e qui sta la base fasulla di tutto ciò che ne consegue.

Qui la libertà della famiglia di educare non centra assolutamente. Ancora una volta sottolineiamo che non siamo in presenza di temi etici, che riguardano i comportamenti, quanto a questioni che riguardano l’identità profonda di ciascuno di noi. Sentite cosa dice l’Istituto Superiore di Sanità, autorità indiscussa nel nostro paese, rispetto all’identità di genere “Senso intimo e profondo di appartenere ad un genere e non a un altro, maschile, femminile o uno alternativo. L’identità di genere può o meno corrispondere al sesso biologico o alle caratteristiche sessuali primarie o secondarie. ”.

La possibilità e il dovere educativo delle famiglie rimane intoccato ed intoccabile.

L’identità come tale deve essere compresa ed agevolata nella sua espressione e la scuola deve contribuire a questo senza ascoltare chi é prigioniero di una visione slegata da quanto da tempo ci dice la comunità scientifica e la sensibilità umana. Voler anteporre come guida per la conoscenza dell’uomo l’umanesimo o l’antropologia cristiana basate sulla Bibbia scritta quasi 3000 anni, di cui hanno una idea rigida e immutabile,  è più o meno come voler mandare nello spazio astronavi usando la teoria geocentrica di Tolomeo.

Quello che  vogliono in realtà è impedire che nella scuola e nella società ogni persona possa essere quello che è,  tranquillamente crescere, comprendersi  senza vivere complessi di colpa o fobie interiorizzate, e cercare come tutti la felicità.

Noi non ci insinuiamo di nascosto o tramiamo nell’ombra nelle scuole ma chiediamo che sia la scuola stessa, con personale tecnico specializzato a portare avanti programmi curricolari per tutti di educazione alla affettività e alla sessualità e alla comprensione di quanto è più largo il mondo di quanto alcuni credano come in tutti gli altri paesi dell’Europa occidentale.


Come genitori di ragazzi gay, lesbiche e trans e come genitori LGBT+, ma anche come genitori senza nessuna particolare etichetta, ma anche come cittadin*  crediamo nel valore della laicità della scuola e nel suo essere multiculturale e pluralista,


Un saluto cordiale.

AGeDO Nazionale                                               Fiorenzo Gimmelli

AGeDO FG/Gabriele Scalfarotto                       Rosa Pedale

Arcigay “Le Bigotte” FG                                     Alice Rizzi

Arci Viceversa                                                       Rosa Gentile

Associazione G. Panunzio-FG                            Dimitri Lioi

Consigliere Comunale Manfredonia                Massimo Ciuffreda

Consigliera Comunale Manfredonia                Rita Valentino

Osservatorio  LGBTI di Capitanata                    Dimitri Lioi

Pop Officine Popolari                                         Saverio Mazzone

                                                                               Mariagrazia Campo 

                                                                               Cecilia Simone                                                               

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Comunicato Stampa

Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ilsipontino.netPer segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

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